Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro del Pd, ha criticato la nuova social card varata dal governo Meloni. «Il governo taglia il reddito di cittadinanza per quattrocentomila famiglie, ma poi tira fuori una social card che dà diritto a poco più un caffè al giorno».
«E lo spaccia per sostegno al potere d’acquisto. Non servono interventi una tantum e frammentari: occorrono misure strutturali per il contrasto alla povertà e ai bassi salari. Li aspettiamo sulle cose serie: rinnovi dei contratti per 7 milioni di persone e introduzione del salario minimo per legge».
«Il resto assomiglia molto a una elemosina di stato, che fra l’altro presenta anche elementi contraddittori e ingiusti in quanto sembra escludere proprio i più poveri».
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