Migranti, Avs ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Piantedosi, Tajani e Crosetto, con primo firmatario Nicola Fratoianni, a proposito dei ripetuti comportamenti aggressivi della Guardia Costiera libica.
«Vogliamo sapere se il governo intenda adoperarsi al fine di sospendere ogni sostegno alla Libia, subordinando qualsiasi assistenza futura a progressi tangibili da parte delle autorità libiche in relazione al rispetto dei diritti dei migranti e al loro accesso alla giustizia, ponendo anche tale questione nelle competenti sedi dell’Unione europea».
«Lo scorso venerdì 7 luglio la guardia costiera libica – si legge nell’atto – ha esploso diversi colpi di arma da fuoco durante una operazione di soccorso della ong Sos Mediterranée avvenuta in acque internazionali, al largo della costa della Libia; fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita; e già nel marzo scorso, la stessa Sos Mediterranée aveva denunciato di essere stata oggetto di colpi di arma da fuoco da parte della guardia costiera libica, sempre durante un’operazione di salvataggio in acque internazionali».
«Come ha rivelato il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, – prosegue – la nave utilizzata dai libici era uno dei due pattugliatori consegnati il 22 giugno scorso dall’Italia alle autorità di Tripoli nell’ambito del progetto Ue Sostegno alla gestione integrata delle frontiere e della migrazione in Libia».
«Il nostro Paese non può rendersi, anche indirettamente, complice di tali azioni violente ed illegali che la guardia costiera libica adotta contro i migranti anche attraverso l’utilizzo di mezzi forniti dall’Italia», conclude Fratoianni.
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