Una vergogna alimentata da un governo retrograde e oscurantista. «Trentatré bambini non sono certificati anagraficamente, carte bollate e pacchi postali, sono trentatré vite con il loro sistema affettivo, emotivo e relazionale, fatte di una genitorialità che viene perseguitata in nome della tradizione e dell’ideologia. Staremo accanto ai 33 bambini di Padova e alle loro famiglie e anche per questo ho deciso di presentare un’interrogazione alla Commissione Ue per verificare se la decisione dell’autorità giudiziaria italiana rispetta i principi e i valori comunitari. Allo stesso tempo si chiede se la Commissione UE sta valutando di intraprendere azioni per far rispettare all’Italia il diritto dell’UE e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, i diritti dei cittadini e l’obbligo di non discriminazione, in particolare gli articoli 7 sul rispetto della vita privata e familiare e 24 sui diritti del minore».
Lo ha annunciato in una nota l’eurodeputata del Pd e vice presidente del Parlamento europeo, Pina Picierno.
«In attesa di una risposta, voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza alle famiglie coinvolte, garantendo loro che faremo quanto possibile, in tutte le sedi competenti, per garantire la tutela dei diritti che dovrebbero essere acquisiti e che, invece, il Governo italiano sta calpestando, continuando così a danneggiare sempre e comunque i più deboli. L’amore è sempre legittimo, le nascite sono sempre legittime, le famiglie in cui c’è amore e rispetto sono sempre legittime», aggiunge.