Ricordate il celebre e inquietante mausoleo che Silvio Berlusconi fece costruire dallo scultore Pietro Cascella a Villa San Martino? Con tutta probabilità, l’ex Cavaliere non potrà esservi seppellito. La legge italiana, infatti, non prevede questa possibilità e al sindaco di Arcore non è pervenuta alcuna richiesta in merito.
La scultura funeraria di marmo bianco delle Alpi Apuane, fa da cornice alla scala in travertino che porta all’interno della struttura con un vestibolo e una porta scorrevole in pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe.
Al centro c’è il sarcofago bianco realizzato per Berlusconi, intorno sulle pareti c’è invece un fregio che rappresenta delle catene, simbolo della famiglia, perché gli anelli sono legati uno all’altro.
Anche la mamma adorata del premier, Rosa Berlusconi, è sepolta al cimitero Monumentale di Milano, vicino al marito Luigi, e non ad Arcore. Proprio la morte del padre, nel 1989, diede al fondatore di Forza Italia l’idea del mausoleo, del quale parlò subito con Pietro Cascella, suo amico e soprattutto artista di fama mondiale.
“Mi disse: ‘non farmi una cosa mortuaria con le falci, i teschi’ – raccontò lo stesso Cascella in un’intervista – e allora ho pensato all’alto, al cielo e ho fatto questa cosa che si chiama volta celeste”. I lavori del mausoleo terminarono nel 1993.
Argomenti: silvio berlusconi Milano