Durigon (Lega) se la prende con Cgil e Uil: "Non hanno una posizione costruttiva, mentre il governo..."

Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro: "Cgil e Uil hanno assunto una posizione poco costruttiva, il governo ha dato risposte molto importanti".

Durigon (Lega) se la prende con Cgil e Uil: "Non hanno una posizione costruttiva, mentre il governo..."
Claudio Durigon
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31 Maggio 2023 - 11.05


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Lo scontro tra governo Meloni e sindacati è totale, l’atteggiamento della destra nei confronti di lavoro e fiscalità premia le lobby e la minoranza agiata del Paese.  In un’intervista a La Stampa, il sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon accusa Cgil e Uil.

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«Hanno assunto una posizione poco costruttiva, ma loro rappresentano solo una parte del sindacato. Il governo ha dato delle risposte molto importanti: prima contro il caro bollette e poi aiutando le persone più colpite dall’inflazione».

La Cisl invece «ha dimostrato di volere il dialogo, capisce il periodo delicato che il Paese sta vivendo e ci stimola sui temi su cui possiamo interagire», aggiunge. Gli interventi «devono essere sostenibili, i provvedimenti mirati li abbiamo portati a casa, ma non si può pensare di risolvere tutti i problemi con la bacchetta magica. La nostra filosofia l’abbiamo dimostrata con la riforma del reddito di cittadinanza».

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Quota 41 «è possibile, ma, nell’arco della legislatura, la riforma complessiva sarà graduale. Con la legge di bilancio faremo un primo passo che contempli la flessibilità in uscita, come abbiamo fatto l’anno scorso con Quota 103 che consente a 50 mila persone di andare in pensione». Si lavorerà «per ampliare la Quota 41-62 anni». La riforma comunque «sarà discussa al tavolo con i sindacati».

Opzione donna «garantiva l’uscita a circa 12 mila persone all’anno con un taglio di un terzo dell’assegno che io ho sempre considerato troppo pesante. Credo che ormai la questione verrà affrontata nella riforma, in cui daremo un ristoro alle lavoratrici di alcune categorie». 

Per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, «ci sono varie possibilità. Di certo non gestiremo il bilancio aumentando le tasse». La flat tax «in realtà l’abbiamo già attuata e questo ha portato benefici ai lavoratori autonomi». Si cercherà «di estenderla e di aumentare il tetto da 85 mila a 100 euro. La volontà del governo è semplificare e far pagare tutti meno».

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Per Durigon infine in questi anni alcune procedure sono state «imbrigliate da troppi controlli». Il ruolo della Corte dei Conti «è fondamentale, cercheremo di capire con loro come gestire al meglio le attività del Pnrr».  

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