Mirabelli: "Capisco Renzi che vuole sfrugugliare ma il Pd è la casa dei riformisti"
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Mirabelli: "Capisco Renzi che vuole sfrugugliare ma il Pd è la casa dei riformisti"

Il senatore del Pd parla dell'abbandono di Cottarelli ma sopiega che questo non significa il disfacimento dei democratici

Mirabelli: "Capisco Renzi che vuole sfrugugliare ma il Pd è la casa dei riformisti"
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8 Maggio 2023 - 22.19


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Renzi e Calenda tifano per scissioni o scomposizioni del Pd . Ma le cose non stanno così e al massimo potrà esserci qualche singolo dirigente ma il problema è quello di riprendere i voti di coloro che non vanno più a votare.

«Noi siamo già la casa dei riformisti. L’identità plurale del Pd non è messa in discussione. Mi pare che le motivazioni dell’addio di Cottarelli non siano né prettamente politiche né legate all’esito del congresso del Pd: ha scelto di dedicare il proprio tempo e la propria professionalità a un progetto che non è compatibile con la sua esperienza in Senato e, quindi, ha abbandonato il seggio. Inoltre, Cottarelli non ha mai aderito al Pd. Ha dato una mano al partito mantenendo sempre una propria autonomia. Lui stesso ha dichiarato che considera pienamente legittime e comprensibili le scelte fatte da Schlein. Non vedo, quindi, diaspore all’orizzonte e non vedo correlazioni tra le dimissioni di Cottarelli, che non appartiene a un ceto politico e ha fatto una scelta personale, e l’uscita di Borghi».

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 Così il senatore Pd Franco Mirabelli ad Affaritaliani.

Alla domanda su un Pd spostato a sinistra, Mirabelli risponde: «Questo è sicuro ma non significa che non ci sia spazio per tutti i riformisti. Il Pd o è il partito in cui si incontrano le diverse culture del riformismo italiano o non è il Pd. Poi capisco che Matteo Renzi, Carlo Calenda o Antonio Tajani abbiano l’interesse a sfrugugliare su ogni singolo episodio. Però francamente non c’è una messa in discussione dell’identità plurale del Pd». 

«Piuttosto – aggiunge Mirabelli – ci dovremmo interrogare sul fatto che una personalità come Cottarelli, un uomo abituato ad affrontare i problemi nella loro piena concretezza, non trovi valorizzata la sua professionalità in un’Aula parlamentare dove gli stessi senatori riescono difficilmente a veder attenzionate le proprie proposte. C’è un tema di funzionamento del Parlamento che va affrontato».

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