A Milano, durante la manifestazione contro l’assalto reazionario e tradizionalista del governo Meloni, il Pd ha annunciato la sua proposta di legge per tutelare i diritti delle famiglie omogenitoriali e dei loro bambini.
«Certo, con questo governo sarà difficile vederla approvata», ammette, in un’intervista a La Stampa, il deputato del Pd Alessandro Zan, «ma la speranza è nella grande mobilitazione che si sta costruendo nel Paese e nella voglia che vedo, a queste manifestazioni, di non veder calpestati i propri diritti». La proposta di legge prevede «tre temi: il matrimonio egualitario, l’estensione dell’adozione alle coppie dello stesso sesso e ai single, il riconoscimento dei bambini alla nascita», spiega il deputato dem.
«I bambini sarebbero riconosciuti da entrambi i genitori alla nascita, in quanto parte del nucleo familiare. Non è accettabile che i figli di Salvini, Meloni e Piantedosi abbiano più diritti di altri figli», aggiunge. Si può arrivare a una proposta unitaria con le altre forze di opposizione? «Costruendo un dialogo, giorno dopo giorno, magari sì. Anche loro hanno fatto proposte sul tema. Dobbiamo iniziare a proporre insieme un’alternativa alla destra».
«L’importante è che poi in questo dialogo sui diritti non si finisca con l’annacquare tutto, come già successo nella scorsa legislatura al ddl che portava il mio nome – ricorda Zan -. Non si può balbettare, in questi casi serve coraggio»