Elly Schlein non è la favorita per la corsa alla segreteria del Pd, nei sondaggi è alle spalle di Stefano Bonaccini ma è sicura di poter rovesciare i pronostici in vista delle primarie. In una lunga intervista a “Piazzapulita” su La7, la deputata del Pd ha toccato diversi temi caldi.
“Le opposizioni dovrebbero fare battaglie comuni”
Renzi «ha fatto delle scelte politiche sbagliate che hanno allontanato molti di noi dal Pd» e «ha lasciato macerie dopo aver fatto errori su lavoro, migrazione, sblocca Italia. Oggi è una fase diversa. Abbiamo perso tutti le elezioni e credo che tutte le opposizioni dovrebbero cercare delle battaglie comuni da fare insieme in Parlamento. Io premier? Finché lo Statuto resta questo, sì: mi candiderei. Me la sentirei».
“Il Pd deve ricucire con le Ong”
Il Pd «deve ricucire con i mondi dell’accoglienza e delle Ong, con i quali si è creata una frattura. Siamo qui apposta per farlo», «quando sono state fatte le scelte» con Marco Minniti «sono uscita dal Pd perché non le condividevo», «il Pd che ci stiamo candidando a costruire non firmerebbe mai il memorandum con la Libia e non perderebbe l’occasione di abolire la Bossi-Fini».
“Armi all’Ucraina? Giusto, ma dilemma etico”
Nella mozione sull’Ucraina «il Pd ha chiesto che al ci fosse uno sforzo molto più intenso, politico e diplomatico per il cessate il fuoco. Accanto a questo ha confermato l’aiuto anche militare. Questo ha posto un dilemma etico ma è chiaro che c’è stata un’aggressione criminale della Russia e noi abbiamo votato sia per intensificare lo sforzo diplomatico, sia per proseguire l’aiuto finché è necessario».
“Voto online? Nessun litigio”
Sul voto online «non abbiamo litigato, abbiamo definito le regole e soprattutto non abbiamo mai smesso di essere in Parlamento a fare le nostre battaglie sulle ingiustizie che ha iniziato a fare questo governo. Ieri è durata anche brevemente la direzione per definire le regole, ma è una questione politica, che riguarda quale partito vogliamo essere in futuro, un partito inclusivo, che non ha paura della partecipazione».
“Perché il governo non tassa gli extraprofitti?”
«Del dibattito sulle accise, che non è l’unica promessa che Giorgia Meloni arrivando al governo scopre di non poter mantenere, mi sorprende che si usino i benzinai come capro espiatorio senza però dire una parola sugli extraprofitti che le grandi società energetiche hanno maturato in questi anni con il caro energia. Perché non fa la battaglia per far pagare le tasse sugli extraprofitti invece di prendersela con i benzinai? Sbagliano mira come sempre».