David Sassoli è morto un anno fa, a distanza di 12 mesi l’eredità dell’ex presidente del parlamento Ue è più viva che mai. Al Nazareno, Enrico Letta ha voluto ricordare così l’ex compagno di viaggio.
«Quello di oggi è un momento che ci tocca tutti moltissimo, per noi David Sassoli è molto di più di un semplice ricordo. In quest’anno ci è tanto mancato il suo pensiero e il suo comportamento, e abbiamo misurato quanto le sue idee siano diventate per noi delle vere e proprie lezioni di vita e di politica».
«Sono tante le lezioni che ci ha lasciato David Sassoli. La prima è il suo comportamento, ricordo la sua capacità di ascolto e di attenzione, il rispetto per gli altri e il rifiuto del cinismo, da cui era lontanissimo. Dobbiamo prendere a esempio il suo comportamento. David è stato un grande presidente del Parlamento europeo, ma sempre restando impegnato in politica come uno dei tanti, mai esercitando il suo ruolo come se fosse il capo»
«Un’altra lezione è quella sulla democrazia, dobbiamo essere orgogliosi molto più di quanto lo siamo della parola democratico, perché è una grande responsabilità. La settima e ultima lezione, probabilmente la più importante di tutto, quando ripensiamo a tutto quello che ha detto e fatto, se dovessi dire qual è il filo che tiene tutto insieme, non ho nessun dubbio: il concetto che ritorna più spesso in tutti i suoi discorsi era il secondo comma dell’articolo terzo della nostra Costituzione, quel tema della lotta alle disuguaglianze e l’impegno collettivo della nostra società di avere la missione comune di superare gli ostacoli che creano le disuguaglianze era ed è sempre stata la sua ossessione. L’impegno che ha messo in questo deve essere la lezione fondamentale per il futuro»
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