«Il governo Meloni si comporta in modo contraddittorio riguardo ai vaccini : se con una mano si fa approvare un decreto che prevede il reintegro dei medici no vax, l’eliminazione del tampone a fine contagio e l’abolizione delle restrizioni nelle rsa, con l’altra il ministro Schillaci diffonde una circolare in piena continuità col precedente governo e prende misure nei confronti di persone che arrivano dalla Cina del tutto simili a quelle di tre anni fa».
Lo dice la vicesegretaria del Pd Irene Tinagli a Mattino 5. «Il punto è che alla presidente Meloni la parola vaccini viene parecchio difficile: non è un caso se durante la conferenza stampa di fine anno la premier non abbia nominato i vaccini se non quando espressamente sollecitata dai giornalisti. Il punto sono sempre i vaccini, indispensabili per non tornare mai più alle restrizioni ma che sono davvero il punto debole di un governo che strizza l’occhio ai no vax. Eppure abbiamo sotto gli occhi il fallimento della Cina che è dovuto alla scarsa immunizzazione», aggiunge Tinagli.
