Addio a Roberto Maroni, l'ex ministro muore a 67 anni
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Addio a Roberto Maroni, l'ex ministro muore a 67 anni

Roberto Maroni: ex ministro ed ex segretario della Lega, è morto nella sua casa nel Varesotto all'età di 67 anni. Maroni, che dal 2013 al 2018 aveva ricoperto anche la carica di presidente della Regione Lombardia

Addio a Roberto Maroni, l'ex ministro muore a 67 anni
Roberto Maroni
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22 Novembre 2022 - 09.57


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Addio a Roberto Maroni: ex ministro ed ex segretario della Lega, è morto nella sua casa nel Varesotto all’età di 67 anni. Maroni, che dal 2013 al 2018 aveva ricoperto anche la carica di presidente della Regione Lombardia, era malato da tempo. Con Umberto Bossi aveva condiviso gli inizi della Lega Nord. Dal 2021, quando ha scoperto la malattia che lo ha condotto alla morte, si era ritirato dalla politica attiva.

La famiglia di Maroni: “Addio, inguaribile ottimista” – “Lunedì notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico”. Con queste parole la famiglia di Roberto Maroni ne ha annunciato la morte. Per poi aggiungere una frase di Emmily Dickinson: “Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina”. E poi l’ultimo saluto: “Ciao Bobo”.

Gli inizi della Lega con Bossi – Nato a Varese nel 1955, Roberto Maroni è stato per oltre vent’anni uno degli uomini politici più importanti d’Italia. A scuola fu uno studente di Legge che votava Democrazia Proletaria. L’incontro nel 1979 con Umberto Bossi cambiò la sua vita e se “lui è il papà della Lega, io ne sono la mamma”, spiegava. Perché da quel giorno la politica diventò il suo lavoro, mentre il calcio e la musica restarono solo passioni. Continuò sempre ad andare a San Siro a vedere il Milan e a suonare blues con l’organo Hammond nella sua band, i Distretto 51, oltre ad ascoltare i dischi del suo idolo Bruce Springsteen.

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Tre volte ministro – Fu tra gli 80 leghisti che rappresentarono per la prima volta la Lega in Parlamento nel 1992. Per due volte assunse il ruolo di ministro dell’Interno (dal 1994 al 1995, ricoprendo anche l’incarico di vicepresidente del Consiglio e dal 2008 al 2011) e ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dal 2008 al 2011.

Segretario della Lega – Nell’aprile del 2012 Maroni fece parte del triumvirato che fino al congresso della Lega venne incaricato di sostituire la carica di segretario del partito lasciata da Bossi. Tre mesi dopo, al congresso, venne eletto segretario, rimanendo in carica dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013, quando gli subentrò Matteo Salvini. Ma tutta la vita politica di Maroni è stata legata alla Lega, con rapporti non sempre facili sia con Bossi sia con Salvini. Da braccio destro del senatur, infatti, ne è diventato avversario in più occasioni, a partire dalla caduta del primo governo di centrodestra nel 1995 quando si oppose alla sfiducia decisa da Bossi, venendo allontanato dal partito.

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