Daniela Santanché: il turismo alla nababba socia di Briatore (alla faccia del conflitto di interessi)
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Daniela Santanché: il turismo alla nababba socia di Briatore (alla faccia del conflitto di interessi)

La socia di Briatore nel Twiga di Forte dei Marmi è stata nominata ministra del turismo. Al servizio della corporazione o degli italiani?

Daniela Santanché: il turismo alla nababba socia di Briatore (alla faccia del conflitto di interessi)
Daniela Santanché
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21 Ottobre 2022 - 18.54


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Una scalmanata di estrema destra ora ministro del turismo da imprenditrice dl turismo alla faccia del conflitto di interessi. Così la socia di Briatore nel Twiga di Forte dei Marmi, uno stabilimento di nababbi, impegnata nella battaglia a tutela della corporazione o casta dei balneari che considerano le concessioni come diritti divini da non mettere in discussione, come se non si trattasse di beni pubblici.

 Nel giorno della prima donna premier italiana, a Daniela Santanché sarà certamente tornato alla memoria quando, nel 2008, è stata la prima donna a essere candidata premier con la Destra, sia pure senza troppa fortuna. Per la verità, per uno dei volti storici dell’estrema destra italiana, questa non è la prima esperienza di governo, perché è stata sottosegretario nel governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011. Gli inizi dell’impegno politico, che ha camminato sempre parallelo a quello imprenditoriale, risale alla metà degli anni Novanta con Ignazio La Russa, agli albori della storia di Alleanza Nazionale, per candidarsi poi nel 2001 alla Camera, non venendo eletta ma riuscendo comunque a entrare sostituendo Viviana Beccalossi.

 Nel 2005 diviene capo dipartimento delle pari opportunità di AN e nel 2006 viene rieletta alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3. Nella seconda metà degli anni 2000 i rapporti con Gianfranco Fini si guastano a la Santanché dà vita alla citata esperienza de La Destra, di cui diviene portavoce e, come detto, candidata premier. 

Il risultato non è esaltante, ma non distante dai primi risultati di FdI. L’avventura de La Destra, però, finisce presto perché gli sbarramenti della legge elettorale non dà alcun parlamentare. La parlamentare piemontese tornerà alla corte di Silvio Berlusconi e aderirà al Pdl, dopo l’effimera esperienza a capo del Movimento per l’Italia. Da qui, la nomina a Sottosegretario Alla Presidenza nel governi che viene scalzato da quello guidato da Mario Monti. Rientra in Parlamento nel 2013 con FI, e dopo un quadriennio decide di tornare nell’alveo della destra italiana, aderendo a FdI, con cui viene eletta al Senato nel 2018 e rieletta, sempre a Palazzo Madama, lo scorso 25 settembre. Il resto è cronaca, con l’exploit di Giorgia Meloni e il ritorno a Palazzo Chigi come ministro del Turismo.

Ps: negli anni scorsi Daniela Santanché ha detto di definirsi fascista. Ora diranno che era solo una provocazione.

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