Le cosiddette forze anti sistema hanno assistito a una debacle elettorale: da Paragone ad Adinolfi, passando per Cunial e Rizzo, tutti sono rimasti al di sotto della soglia di sbarramento del 3% e quindi fuori dal Parlamento.
Il “miglior” risultato è stato portato a casa da Italexit di Luigi Paragone, che si è fermato poco sotto il 2% sia alla Camera sia al Senato. Ancora meno voti per Marco Rizzo, che con la sua Italia sovrana e popolare si ferma poco sopra l’1%. Malissimo anche Alternativa per l’Italia: la denuncia della dittatura sanitaria e dell’ “ideologia gender” da parte di Mario Adinolfi e Simone di Stefano non li ha fatto ottenere i voti necessari per entrare in Parlamento.
Stessa sorte toccata a Sara Cunial con Vita: l’ex deputata M5s, negazionista sul Covid, è rimasta sotto l’1%. Solo in Alto Adige – a sorpresa – la lista vicina al mondo No vax si è attestata ben oltre il 6%, con un collegio che sfiora addirittura il 9% dei consensi.
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