Londra e Mosca, la guerra continua: il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni in risposta ai referendum illegali organizzati dai russi in Ucraina.
Le 92 sanzioni prendono di mira individui responsabili di queste false votazioni nelle quattro regioni ucraine, così come le persone che continuano a sostenere la guerra russa.
Tra i 33 responsabili sanzionati per i referendum ci sono Sergei Yeliseyev, capo del governo recentemente insediato a Kherson, Ivan Kusov, ministro dell’Istruzione e della Scienza nella cosiddetta Repubblica popolare di Luhansk, e Yevhen Balytskyi, presunto capo del governo a Zaporizhzhia occupata dai russi.
Le sanzioni di oggi prendono di mira coloro che stanno dietro queste finte votazioni, così come le persone che continuano a sostenere la guerra di aggressione del regime russo», ha aggiunto Cleverly.
Sono in tutto 92 i soggetti finiti stavolta nella lista del Foreign Office, fra cui Sergei Yeliseyev, a capo del governo di occupazione nella regione di Kherson e vice ammiraglio della marina russa, alcuni rappresentanti delle repubbliche separatiste filo-russe, e società come la Ima Consulting, soprannominata «l’agenzia di pubbliche relazioni preferita da Putin» nel comunicato diffuso dal governo britannico, e la Goznak che avrebbe il monopolio nella produzione di documenti statali russi nei territori conquistati.
Ci sono anche quattro oligarchi di secondo piano, la cui fortuna complessiva viene stimata in 6,3 miliardi di sterline. Londra ha sanzionato più di 1.200 individui e oltre 120 entità della Russia, inclusi più di 120 oligarchi, da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina.