Poco dopo l’una è affidato a Debora Serracchiani il compito di presentarsi in sala stampa al Nazareno. E’ la prima analisi della sconfitta. “Non possiamo non attribuire la vittoria alla destra. Una serata triste. Siamo però la prima forza di opposizione in Parlamento”, scandisce seria in volto. Una stoccata alla Lega e una al Terzo Polo “sotto le aspettative”. Anche se, a una prima occhiata, i centristi sembrano aver fatto più male ai dem che a Fi. Nemmeno una parola sul dato dei 5 Stelle.
Al momento il Pd nelle proiezioni è ancora sotto il 20%. La cifra che fino a poche ore fa veniva indicata come soglia minima psicologica. Enrico Letta è al piano di sotto rispetto a quello della terrazza del Nazareno dove c’è la sala stampa. E’ nella sua stanza con Marco Meloni, le capigruppo, dirigenti. Ancora i suoi non hanno confermato se il segretario commenterà stasera i risultati. Si segue l’andamento delle proiezioni, in lenta risalita.
La sconfitta comunque si preannuncia di quelle che lasciano il segno. Sarebbero una manciata i collegi vinti dal centrosinistra. Andrea Marcucci annuncia via Twitter che è fuori: “È probabilmente il risultato più basso od uno dei più bassi del centrosinistra nella storia, con questi dati, prendo atto anche della mia sconfitta nel collegio toscano dove ero candidato”. Anche Lele Fiano, in un collegio difficile, non ce l’avrebbe fatta contro Isabella Rauti e pure Carlo Cottarelli avrebbe ceduto il passo a Daniela Santanchè. I dati si profilano deludenti. E ora che succede? Tra i dem nessuno parla in chiaro. “Meglio aspettare domani per ogni commento”. Ma corre forte la voce di un possibile passo indietro di Letta. Le dimissioni non vengono escluse nelle riflessioni delle componenti Pd. Al momento però si tratta solo di rumors.
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