La Lega ha presentato la lista coi suoi candidati. “Tutto alla grande”, ha detto Salvini uscendo da via Bellerio. “Orgogliosamente candidato” nella sua Milano, si metterà in gioco anche al sud: (“Non posso essere ovunque, ne sceglierò alcune”).
Il primo step sono le caselle dei collegi uninominali del Senato, chiuse all’ora di pranzo e con il 56% di donne. Il partito se ne vanta sui social e sentenzia: “Gli altri promettono e litigano, la Lega fa i fatti”. In serata arriva l’elenco completo, anche per la Camera.
Tra le semi-novità al femminile c’è Simonetta Matone, ex giudice della procura dei minori che la Lega schierò a Roma come prosindaco di Enrico Michetti, nelle comunali l’anno scorso. Per il resto si scommette sull'”usato sicuro”, alias le riconferme di big e squadra di governo piazzati soprattutto al nord (tranne Rossano Sasso nella sua Puglia).
Così per Giancarlo Giorgetti è pronto il collegio Lombardia 2 (Valtellina Alto Lago – Sondrio). Stessa regione di Nicola Molteni che fu il braccio destro di Salvini al Viminale. I vicesegretari del Carroccio si dividono tra Lombardia (Andrea Crippa) e Veneto (Lorenzo Fontana). L’attuale capogruppo a Montecitorio, Riccardo Molinari gioca in casa (in Piemonte); il suo omologo al Senato, Massimiliano Romeo sarà a Varese; il sottosegretario Federico Freni si candida nel Lazio e lì sono in pista pure i fedelissimi Giulia Bongiorno (Roma est) e Claudio Durigon (Viterbo).
“Non si tocca” il collegio del Varesotto per Umberto Bossi, in attesa di un suo segnale, dice Salvini. Tra gli innesti ci sarebbero pure alcuni sindaci.
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