Il sindaco di Como: "Mandiamo i migranti irregolari in Barbagia". La rabbia bipartisan dei sardi
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Il sindaco di Como: "Mandiamo i migranti irregolari in Barbagia". La rabbia bipartisan dei sardi

”Se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola. E mentre si attende che vengano rimpatriati, ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli" aveva dichiarato il primo cittadino.

Il sindaco di Como: "Mandiamo i migranti irregolari in Barbagia". La rabbia bipartisan dei sardi
Alessandro Rapinese, Sindaco di Como
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9 Agosto 2022 - 12.54


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Alessandro Rapinese, sindaco di Como, dopo la notizia di uno stupro subito da una donna in città, lo scorso fine settimana, e di cui è accusato un pachistano irregolare in Italia, ha dichiarato:  ”Se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola. E mentre si attende che vengano rimpatriati, ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”. 

“Siamo sicuri che il sindaco di Como, tal Alessandro Rapinese, voglia prontamente scusarsi con tutti i barbaricini e tutti i sardi per l’infelice battuta sulle zone desertiche della stessa Barbagia in cui trasportare gli immigrati”, dichiarano il deputato sardo di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda (barbaricino d’origine) e Maurizio Cadau, sindaco di Belvi’ (Nuoro) e presidente provinciale di FdI di Nuoro. “Siamo altrettanto sicuri che non si limiterà a parole ma lo voglia fare comprando degli spazi pubblicitari nella sua città e nei quotidiani lariani, magari `La Provincia di Como´, pubblicizzando la prossima edizione di `Autunno in Barbagia´, manifestazione consolidata che parte a settembre e finisce a dicembre, in cui ogni fine settimana i centri barbaricini mostrano i propri tesori artistici, ambientali, culturali e culinari”

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“Lo aspettiamo per fargli verificare di persona come sia stata infelice la sua battuta”, proseguono Deidda e Cadau, “su un tema in cui dimostra la propria incompetenza e un non sopportabile qualunquismo”. “Il passo dall’importazione alla deportazione è breve”, commenta il consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Baunei (Nuoro), Salvatore Corrias. “Dinnanzi a tanta becera ignoranza – che manco la Bambagia di Abatantuono- ogni commento, se non la richiesta che questo qua si scusi pubblicamente con i barbaricini e con i sardi, rischia di essere superfluo”. 

“Ritengo superfluo addentrarmi in una risposta di senso compiuto al sindaco di Como per le sue deliranti affermazioni sulla deportazione forzosa di migranti in Sardegna, in Barbagia”, interviene stamane il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, sempre su Fb. “Il punto principale di questa triste vicenda, difatti, non sono le dichiarazioni sconsiderate di un sindaco ma la vittima di una violenza atroce per cui non ci sarà più mai consolazione. A quella donna va la mia personale vicinanza e credo quella di tutte le donne e gli uomini perbene della terra di Sardegna”. 

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“Questa ragazza, difatti, non dovrebbe avere il supplizio aggiuntivo di una polemica pubblica incentrata sulle stupidità di qualche rappresentante istituzionale in cerca di ribalta e di notorietà. Una stupidità che il sindaco di Como ha portato a livelli parossistici proponendo la deportazione forzosa di tutti i migranti nelle zone `desertiche´ della Sardegna, nella bellissima e civile Barbagia”.

“Per me, per noi, chi si macchia del reato della violenza su una donna va punito col massimo della severità a prescindere dal suo luogo di provenienza”, aggiunge Deiana. “Per me, per noi, ciò che importa è quella ragazza a cui ci stringiamo idealmente. Il resto sono idiozie che messe in bocca a un rappresentante delle istituzioni suonano ancora più incivili e degradanti”. “Sono stato `brutalizzato´ dalla Lega, quando cercai di fare un ragionamento sulla demografia in Sardegna”, dichiara su Fb l’ex assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, nel postare il richiamo all’intervista al sindaco di Como. 

“Ripeto, un ragionamento, su soluzioni, e affermai che dovevamo `ragionare´ su più soluzioni, compresa accoglienza degli immigrati. Adesso il sindaco di Como propone una soluzione neocolonialista. Vergognoso”. Persino la consigliera comunale leghista di Como Alessandra Locatelli, ex ministra per la Famiglia nel primo governo Conte, non concorda: “Penso che la splendida Sardegna e l’incantevole Barbagia non possano diventare luoghi dove mandare i clandestini”, dichiara, “perché non dobbiamo proprio farli sbarcare nel nostro Paese”.

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