La destra è da tempo paladina della corporazione dei tassisti dei adopera perché un inaccettabile anti-storico status quo sia mantenuto.
Sui taxi «la posizione della Lega è chiara: è per lo stralcio» dell’articolo 10 del ddl Concorrenza «e la salvaguardia di 40 mila posti di lavoro e 40 mila presidi di sicurezza, oltre che di trasporto pubblico che nessuno da Bruxelles ci chiede di mettere a rischio inserendoli nel ddl concorrenza».
Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Ugl. «Visto che ci sono già tanti fronti aperti – ha aggiunto – le bollette, la luce, il gas, l’inflazione, la guerra e la pandemia, mettere in piazza anche i tassisti non mi sembra la cosa più utile da fare».
Salvare 40 mila posti di lavoro o impedire che altri posti di lavoro vengano creati da una maggiore liberalizzazione, magari a favore dei servizi e dei prezzi per i cittadini e a scapito di posizioni di potere?
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