Bersani chiama a raccolta i progressisti: "Serve un manifesto condiviso, bisogna parlare di sociale e lavoro"
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Bersani chiama a raccolta i progressisti: "Serve un manifesto condiviso, bisogna parlare di sociale e lavoro"

Bersani: Per fare un'alleanza tanti veti e controveti dei vari soggetti «se fossi chi dirige il traffico non li accetterei. Fisserei quattro cose sul lavoro, il sociale, i diritti, l'ambiente, e selezionerei così, con la chiarezza».

Bersani chiama a raccolta i progressisti: "Serve un manifesto condiviso, bisogna parlare di sociale e lavoro"
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29 Giugno 2022 - 10.14


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L’ex segretario del Pd e fondatore di Articolo1 Pier Luigi Bersani, in un’intervista a La Stampa ha chiesto al nuovo fronte progressista uscito dalle elezioni, di compattarsi e di partorire un vero e proprio manifesto.

Dalle elezioni «viene una pista di lavoro: dove ci siamo tolti le migliori soddisfazioni, da Parma a Piacenza a Verona, c’erano programmi ben scanditi e l’aria di un campo progressista, non di un’alleanza tra bandierine. La gente si è sentita non larga, ma progressista». 

La costruzione «di un campo progressista è fatta di due cose: una proposta nuova sui temi sociali e sul lavoro, e una costruzione politica – spiega -. Il Pd, come partito perno, è disponibile ad aprirsi e rafforzarsi? Può deciderlo solo lui. E poi serve un manifesto fondamentale su cui costruire questa alleanza». 

L’inerzia della politica, «combinata a una legge elettorale che espropria l’elettore, porta a una specie di Unione. Ma mi pare che Letta sia consapevole del rischio». Rispetto alla scissione nel M5s «c’è tutto un mondo che il Movimento può ancora candidarsi a rappresentare – commenta -. Certo in misura minore di prima, ma pensare di potere prescindere dal M5S è uno sbaglio» La scissione di Di Maio «è apparsa come un gioco di Palazzo. Non ho ancora visto un profilo politico di quest’operazione, può darsi che arrivi: se non arriverà, si metteranno dove vedono un po’ di spazio». 

Secondo Bersani comunque «gran parte di questi che alludono a terzi poli a un certo punto andranno un po’ di qua e un po’ di là, per portare a casa un’utilità marginale». Per fare un’alleanza tanti veti e controveti dei vari soggetti «se fossi chi dirige il traffico non li accetterei. Fisserei quattro cose sul lavoro, il sociale, i diritti, l’ambiente, e selezionerei così, con la chiarezza».

Questo governo «è necessario ma non sufficiente. Sì, deve durare, ma i temi che abbiamo di fronte pretendono una maggioranza più coerente».

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