Calenda insiste: no al Pd ma anche no agli altri gruppi centristi o anche ‘draghiani’ come Italia Viva, Giovanni Toti, o Mastella o lo stesso Di Maio.
«Penso che sia un dovere, non per superbia, ma per responsabilità, quello di cercare un’altra strada. E non è un’altra strada che mette insieme frattaglie, anche perché queste frattaglie, questi ipotetici centri, queste piccole operazioni serviranno per contrattarsi un posto a destra o sinistra. A noi non interessa: faremo una cosa diversa con Emma Bonino e con tutti quelli che sceglieranno la nostra strada: ci presenteremo da soli. Forse è la strada più complicata, ma è l’unica per cui vale la pena fare politica. Quello che sta accadendo intorno è disdicevole».
Lo h dichiarato Carlo Calenda leader di Azione in un video diffuso sui suoi canali social.