Castelli (Lega) su Salvini: "Per guardare al sud siamo crollati al nord, rischia di fare la fine di Renzi"
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Castelli (Lega) su Salvini: "Per guardare al sud siamo crollati al nord, rischia di fare la fine di Renzi"

Le parole dell'ex ministro della Giustizia ed esponente della Lega, Roberto Castelli, commentando l'esito delle amministrative: "Ha snaturato il partito"

Castelli (Lega) su Salvini: "Per guardare al sud siamo crollati al nord, rischia di fare la fine di Renzi"
L'ex ministro leghista Roberto Castelli
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15 Giugno 2022 - 10.56


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Un atto d’accusa dalla vecchia guardia leghista, quella anti-meridionale e tutta nordista. «Anche con Bossi abbiamo cercato di guardare al Sud: magari da quelle parti arrivavamo al 3 per cento, ma non tradendo le origini. Oggi abbiamo snaturato un partito per conquistare un non esaltante 6 per cento. Mentre al Nord siamo crollati». Lo afferma l’ex ministro della Giustizia ed esponente della Lega, Roberto Castelli, commentando l’esito delle amministrative in un’intervista a Repubblica.

A colpire Castelli è il fatto che «oggi l’attuale classe dirigente canti vittoria, perché la Lega ha conquistato qualche Comune in più. Per carità, in coalizione siamo andati bene, ci sono stati diversi successi, ma dietro Fratelli d’Italia – prosegue – Ora, a me Giorgia Meloni sta simpatica, ma pensare che la leader romana di un partito centralista venga a prendere voti a casa mia, mi fa venire un po’ l’orticaria».

Sulla possibilità che Matteo Salvini possa lasciare la guida del partito Castelli aggiunge: «Non credo che lo farà prima delle Politiche. Ma se continua così rischia di fare la fine di Renzi. Che, per inciso, fu travolto da un referendum». Nel partito «esiste un mugugno critico, mettiamola così. Io vivo la pancia della vecchia Lega: il malcontento, che era forte prima, ora è fortissimo».

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«Se la Lega vuole continuare a essere partito nazionale, prospettiva che non mi interessa, difficilmente può restare nel cono d’ombra del governo Draghi – conclude – Quindi, o si esce dal governo o vi si resta per portare avanti la mai risolta questione settentrionale».

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