Salvini spinge per la fine delle ostilità, pesando che possa bastare una richiesta a Putin. Il leader leghista chiede a Draghi di richiedere un immediato cessate il fuoco di 48 ore e ancora una volta ribadisce il suo rifiuto a mandare altre armi all’Ucraina. “Chi le vuole mandare lo vada a dire alle fabbriche che stanno chiudendo” ha commentato il leader della Lega.
“Chieda un cessate il fuoco di 48 ore, con Italia, Francia e Santa Sede garanti, chieda e sono convinto che sarà ascoltato” ha detto Salvini, intervenendo al termine della Informativa del premier Mario Draghi, in Senato rivolto al premier: “La pace si ottiene lavorando seriamente, con tutte le persone interessate, non con la bandiera della pace in piazza”.
Il leader del Carroccio ha chiesto a Draghi di intervenire in modo severo in poltica estera, come alcuni suoi predecessori. “Qualcuno prima di lei, in politica estera ha osato, Craxi, Moro, Prodi, Berlusconi, l’Italia veniva prima di altri e prevedeva prima di altri come uscire dal conflitto. Una Italia libera e sovrana, non alle dipendenze di nessuno, vedrà che al posto di armi, entro la fine di questo mese si parlerà di pace” ha affermato.
Il leader della Lega ha ringraziato Draghi “per parole di pace, sia a Washington che oggi in Aula” e ha ribadito il suo rifiuto a mandare altre armi all’Ucraina. “Chi continua a parlare di armi non fa il bene dell’Ucraina e del popolo italiano” ha affermato il leghista. “Chi vorrebbe mandare armi per i prossimi sei mesi poi a settembre vada davanti alle fabbriche che stanno chiudendo e lo dica ai lavoratori italiani. La guerra per loro significa non mangiare più. Pace e lavoro subito sono possibili” ha continuato Salvini.
Il leader del Carroccio ha anche chiesto al premier di proporre “Odessa come sede di Expo 2030 al posto di Mosca”. “Sono convinto che l’ascolteranno con attenzione” ha concluso.
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