L'assurdo post del leghista Bertoldi: "Non giustifico le aggressioni in ospedale ma i medici sono troppo spocchiosi"
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L'assurdo post del leghista Bertoldi: "Non giustifico le aggressioni in ospedale ma i medici sono troppo spocchiosi"

Il leghista, dopo le critiche, ha provato a giustificarsi: "Mi riferivo a chi a livello politico ha cambiato le regole del gioco del rapporto tra cittadini e sanitari"

L'assurdo post del leghista Bertoldi: "Non giustifico le aggressioni in ospedale ma i medici sono troppo spocchiosi"
Giovanni Bertoldi
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14 Marzo 2022 - 16.28


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Lo scorso sabato, 12 marzo, era la Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Proprio questo giorno è stato scelto dal consigliere della Lega a Modena Giovanni Bertoldi per pubblicare sulla sua pagina Facebook un post controverso per commentare le oltre 500 aggressioni al personale sanitario registrate nella sola provincia emiliana nei due anni di emergenza Covid-19.

Scrive Bertoldi su Facebook: “Non giustifico certo le aggressioni, ma nessuno si chiede il perché? Non è che uno si alza la mattina e decide di aggredire un sanitario per passarsi il tempo! Troppe rigidità, atteggiamenti spesso spocchiosi, sanitari troppo burocrati e poco clinici… si sta creando un solco tra sanitari e cittadini che non ha precedenti nella storia”. 

Un post che ovviamente si è attirato moltissime critiche, tante che il leghista è stato costretto a rettificare: “Ho visto commenti che non hanno capito il senso del mio post: non voglio polemizzare con i sanitari che lavorano spesso in condizioni disagiate e stressanti, ma con chi a livello politico ha cambiato le regole del gioco del rapporto tra cittadini e sanitari e che ha rovinato la vita lavorativa anche dei sanitari, incrinando una relazione fatta di fiducia ed empatia”.

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Un rettifica che però non ha impedito ulteriori critiche, come per esempio quella del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Roba da matti. Spero trovi il tempo per riflettere su affermazioni così gravi e scusarsi”. Si aggiunge anche l’assessore  regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini: “Sono parole difficili anche solo da immaginare. La retorica iniziale, e ci mancherebbe anche che ci fossero giustificazioni per tali violenze contro chi ogni giorno lavora nella sanità, viene subito spazzata via da considerazioni inaccettabili verso medici, infermieri, operatori, professionisti che sono ogni giorno al servizio di utenti e pazienti. Soprattutto in questi due anni durissimi di pandemia, nei quali anche tanti di loro hanno pagato con la vita l’encomiabile lavoro svolto. Vengono invece messi in discussione loro, come dire, alla fine se la vanno a cercare. Incredibile!”.

“A volte – ha aggiunto l’assessore Donini – viene da chiedersi se non emerga la vera natura di amministratori e politici della destra, che sembrano non rendersi conto di ciò che dicono. Di fronte a tali esternazioni esprimo solidarietà a tutti coloro che lavorano nella sanità dell’Emilia-Romagna e in quella nazionale, in ospedale così come in ogni struttura, a nome di tutta la Regione”.

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