Salvini, il fan di Putin ora alza polveroni: “Forse chi ebbe modo di dire “cambio due Mattarella con mezzo Putin” in questo momento dovrebbe avere un minimo di pudore, senza nascondersi dietro agli incontri ufficiali di ex Presidenti del Consiglio italiani con il Presidente russo e senza giocare a rimpiattino”.
E’ quanto scrive su Twitter Enrico Borghi, responsabile Sicurezza nella segreteria Pd. Fu Matteo Salvini, il 25 novembre del 2015, a scrivere sui social la frase a cui fa riferimento il Pd.
La critica di Furfaro
“Oggi, nel suo intervento in Senato sulla guerra in Ucraina, Salvini ha pronunciato la parola “Putin” zero volte. Sì, zero. In compenso ha dichiarato ai giornalisti che “Letta, Prodi, Renzi, Gentiloni hanno incontrato Putin più di me”. Si faceva fotografare con le magliette di Putin come un fan, non riesce a pronunciarne il nome dall’imbarazzo, ma ha il coraggio di comparare incontri istituzionali con il suo appoggio incondizionato a un regime. Il solito Salvini: forte con i deboli, supino con i potenti”.
E’ quanto scrive su Facebook Marco Furfaro, responsabile Pd dei Rapporti con Movimenti e associazioni.
La condanna di Emanuele Fiano
‘Con quel ‘tutti hanno incontrato Putin’ Salvini come al solito vuole buttarla in caciara, come dicono a Roma. Partecipare a incontri è assolutamente giusto, persino ovvio. Indossare la maglietta con l’immagine del leader russo come un idolo da venerare (solo per fare un esempio oltre alle tante dichiarazioni di enorme stima e ammirazione), è tutt’altra cosa”. Così Emanuele Fiano del Pd.
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