È troppo tardi per sperare in una situazione pacifica della crisi Ucraina? Secondo Gianni Cuperlo no: “Si dice che non è mai troppo tardi, soprattutto quando si parla di un conflitto di questo genere” dice il presidente della Fondazione Pd a Radio Immagina.
“Questa vicenda” continua Cuperlo parlando della possibile guerra in Ucraina, “ci riguarda e colpisce più di altre, anche per la vicinanza geografica. Sono nato e cresciuto a Trieste e la distanza che c’è tra Trieste e Kiev è la stessa che c’è tra Roma e Napoli”.
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“Questo” continua, “ci restituisce la dimensione di un conflitto militare che entra direttamente nelle nostre case. Sono ore in cui si accavallano analisi e scenari. Bisogna affidarsi a chi conosce la materia”.
“Il pacifismo – ha aggiunto Cuperlo – non è scomparso. Forse non ci sono più le manifestazioni oceaniche che ci sono state in altri periodi storici, ma c’è un impegno. La cultura pacifista non ci ha mai abbandonato e ha sempre continuato ad agire, anche in angoli diversi di mondo, compresa la crisi bielorussa, continuando a seminare”.