Quagliariello: "Berlusconi al Quirinale sarebbe la fine della costruzione di un grande partito liberale"
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Quagliariello: "Berlusconi al Quirinale sarebbe la fine della costruzione di un grande partito liberale"

Il parlamentare tra i fondatori al fianco di Giovanni Toti di Coraggio Italia: "L'Italia è a un bivio. Potrebbe prendere lo slancio e fare il salto a cui puntiamo tutti. Oppure come dire..."

Quagliariello: "Berlusconi al Quirinale sarebbe la fine della costruzione di un grande partito liberale"
Gaetano Quagliariello
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16 Gennaio 2022 - 11.15


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Berlusconi al Quirinale? Anche no. Perfino lo schieramento di destra ha capito che sarebbe una catastrofe.

“Siamo consapevoli che la candidatura di Berlusconi rischia di rallentare, o addirittura di vanificare, la costruzione di un grande partito liberale europeo, l’obiettivo a cui teniamo e che per noi va anche oltre il Quirinale. Però attendiamo correttamente la verifica della coalizione cui apparteniamo”. 

Lo ha detto, in un’intervista a Repubblica, Gaetano Quagliariello, tra i fondatori al fianco di Giovanni Toti di Coraggio Italia.

Il senatore si dice d’accordo sull’appello del leader Pd Letta per un patto di legislatura per il Paese e per un atto di tutela per Mario Draghi. “L’Italia è a un bivio – ha sottolineato – Potrebbe prendere lo slancio e fare il salto a cui puntiamo tutti. Oppure come dire…”. 

“C’è il rischio di cancellare un percorso importante – ha proseguito – Alcuni di noi, anche dal punto di vista personale, hanno rinunciato a lusinghe e a offerte politiche che miravano a fare andare avanti il Conte II. Ma il nostro guardare avanti è stata la premessa per far partire la stagione Draghi. Ecco perché siamo interessati a preservare il patto di legislatura e la figura del premier”.

Se siete i più tiepidi, o più lucidi, sulle ambizioni di Berlusconi, perché non essere chiari? “Direi che siamo i più leali – ha risposto Quagliariello – Abbiamo detto al presidente di Fi quello che tutti vedono: siamo in un Parlamento ‘liquido’. È molto difficile oggi che uno dei due schieramenti ce la faccia da solo. Berlusconi credo lo sappia bene. Ma non saremo certo noi a cancellare questa opzione”.

Mattarella al bis o Draghi al Quirinale? “Il mio non è un auspicio, ma una previsione. Tenuto conto della fermezza con cui Mattarella ha più volte opposto il suo legittimo diniego, nel caso, è più probabile che si possa andare su Draghi”, ha concluso.

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