Berlusconi al Quirinale: l’indecente ricerca dei voti non solo continua ma è perfino sbandierata come se si trattasse della cosa più normale del mondo e non di uno strappo della decenza istituzionale.
“Ho già fatto una cinquantina di telefonate, grazie alle quali ho raccolto tra i 12 e 15 parlamentari. E ho detto i nomi di soli cinque che, benché lusingati dalla telefonata di Berlusconi, rispondono al loro segretario. Da martedì ricomincerò. Me ne mancano 65. Vuoi che fra questi 65 non riesca a intercettare almeno 25 voti?”.
Così Vittorio Sgarbi, deputato del gruppo Misto, in un’intervista al Corriere della Sera.
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