Le regole anti- Covid per l'elezione del presidente della Repubblica: via i catafalchi, arrivano le cabine anti-contagio
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Le regole anti- Covid per l'elezione del presidente della Repubblica: via i catafalchi, arrivano le cabine anti-contagio

Al posto delle tradizionali strutture in legno, con tenda di velluto pesante, saranno allestite dentro l'emiciclo delle cabine 'anti Covid' che garantiranno, oltre a una maggiore sicurezza personale, la segretezza del voto

Le regole anti- Covid per l'elezione del presidente della Repubblica: via i catafalchi, arrivano le cabine anti-contagio
Regole anti-Covid per l'elezione del Presidente della Repubblica
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14 Gennaio 2022 - 10.55


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I catafalchi vennero introdotti da Scalfaro nel ’92, quando era ancora Presidente della Camera prima di essere eletto Capo dello Stato. Tutti almeno una volta abbiamo visto quelle cabine con doppio arco coperte da pesanti tende di velluto. Ma per questioni legate al Covid verranno dismesse e non più utilizzate.

Al loro posto verranno introdotte cabine anti-Covid all’interno delle quali i 1009 grandi elettori sfileranno per scrivere il nome del successore di Sergio Mattarella.

Un solo scrutinio al giorno, con appello nominale di massimo 50 votanti alla volta e non più di 200 presenze in contemporanea in Aula. Tampone obbligatorio la mattina del giuramento, cerimonia in cui è previsto il solo intervento del nuovo presidente della Repubblica, per non più di 50 minuti.

Sono alcune delle novità stabilite dal collegio dei Questori di Camera e Senato, con il via libera del presidente di Montecitorio, Roberto Fico, e illustrate ai capigruppo della Camera (una mail con tutte le regole sarà inviata a tutti i grandi elettori), in vista della seduta del Parlamento, il prossimo 24 gennaio, per l’avvio delle votazioni per eleggere il nuovo Capo dello Stato.

Nessuna eccezione, al momento, sul voto per gli eventuali grandi elettori che risulteranno positivi: chi dovesse contrarre il Covid nei giorni delle votazioni non potrà esprimere la sua preferenza in Aula e, per ora, nemmeno in un luogo diverso. E questo nonostante i capigruppo del centrodestra di Montecitorio abbiano posto l’attenzione sul rischio di un elevato numero di assenze, proponendo soluzioni alternative come il voto a domicilio.

“Valgono i regolamenti e la Costituzione”, è stata la risposta di Pd, Iv, Leu e M5s che ritengono le regole stabilite per il voto per il Quirinale “ragionevoli”. La prossima settimana l’Aula di Montecitorio sarà impegnata con il via libera definitivo (con fiducia) al decreto sul super green pass, poi mercoledì si svolgeranno le comunicazioni sull’amministrazione della Giustizia del Guardasigilli Marta Cartabia, quindi lo stop ai lavori.

Le ultime giornate prima del 24 saranno utilizzate per terminare i vari allestimenti: dalle cabine per votare, posizionate all’interno dell’emiciclo, ai gazebo coperti nel cortile interno della Camera, alle postazioni per tv e radio al quarto piano, fino allo smantellamento delle riallestite postazioni destinate al voto dei deputati in Transatlantico, che tornerà accessibile a tutti dal 24 gennaio.

Nel dettaglio, le regole per il voto per il Colle prevedono:

un solo scrutinio al giorno (il tempo tecnico stimato è di almeno 5-6 ore), anche se non viene escluso, ma al momento non è una soluzione presa in esame, che si possa successivamente optare per due scrutini. In quel caso, ci sarà uno stop di almeno un’ora e mezza per la sanificazione dell’Aula tra le due votazioni.

Al posto dei tradizionali ‘catafalchi’ in legno con tenda di velluto pesante saranno allestite dentro l’emiciclo delle cabine ‘anti Covid’ che, allo stesso tempo, garantiranno anche la segretezza del voto.

Il voto dei 1009 grandi elettori (ad oggi 1008, ma domenica si svolgeranno le elezioni suppletive per il seggio Roma 1 della Camera, lasciato libero dal dem Gualtieri dopo l’elezione a sindaco della Capitale) sarà scaglionato per fascia oraria: non più di 50 i chiamati a votare per volta, con massimo 200 grandi elettori presenti in contemporanea in Aula, a cui si aggiungono le 100 postazioni situate nelle tribune solitamente riservate a fotografi e pubblico.

L’accesso all’Aula avverrà dall’ingresso posto sul lato sinistro, mentre per l’uscita si utilizzerà quello situato sul lato destro. Per accedere a Montecitorio sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, ma è sufficiente il green pass semplice.

Tra le novità, l’obbligo del tampone (antigenico di terza generazione) per i grandi elettori da effettuare la mattina stessa del giuramento del nuovo Capo dello Stato (i test si potranno fare alla Camera e al Senato).

Per il giuramento del nuovo inquilino del Quirinale tutti e 1009 i grandi elettori potranno assistere in Aula: deputati e senatori nell’emiciclo, i 58 delegati regionali dalle tribune. È previsto il solo intervento del nuovo presidente della Repubblica, con un tempo massimo stimato in 40-50 minuti. Infine, alcuni gruppi chiedono al governo una riflessione per prevedere una deroga sulle nuove regole sul super green pass per i grandi elettori che provengono dalle isole e che non sono vaccinati.

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