Provenzano accusa: "La candidatura di Berlusconi blocca e terremota il quadro politico"

Il vice-segretario del Pd: "Questa candidatura sembra una tragica barzelletta, la destra dovrebbe porvi fine al più presto"

Provenzano accusa: "La candidatura di Berlusconi blocca e terremota il quadro politico"
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30 Dicembre 2021 - 10.41


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Il guaio è che non si tratta di una boutade ma davvero la destra pensa di puntare su Berlusconi, una persona non solo condannata ma protagonista di fatti disdicevoli, uno che su segnalazione di una prostituta che lo chiama mentre era in un vertice all’estero telefonò alla questura di Milano per chiedere informazioni su Ruby, dicendo che era la nipote di Mubarak e facendo pressioni perché venisse rilasciata.

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Eppure la destra va avanti, perché la destra italiana non ha il senso del limite e della dignità istituzionale. Del resto se vanno a omaggiare Bolsonaro, invitano un turpe personaggio come Rudolph Giuliani, co-istigatore del golpe di Capitol Hill, perché non dovrebbero votare per Berlusconi?

“Guardi, noi lo ripetiamo da tempo e lo ha detto Mario Draghi in conferenza stampa con grande franchezza: è inimmaginabile che la maggioranza si rompa per l’elezione del presidente della Repubblica e si ricomponga magicamente il giorno dopo. Ecco perché chi avanza candidature come quella di Berlusconi si sta assumendo una duplice responsabilità: quella di bloccare il quadro politico e allo stesso tempo di terremotarlo”. 

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Parole del vice segretario del Pd, Giuseppe Provenzano.

Crede che Berlusconi si candidi? “Il problema – ribatte Provenzano – è se ci crede lui e se glielo fanno credere i suoi alleati. Il presidente della Repubblica è il garante dell’unità nazionale, presiede il Consiglio superiore della Magistratura. Questa candidatura sembra una tragica barzelletta, la destra dovrebbe porvi fine al più presto. Anche perché oggi rappresenta il principale ingombro all’avvio di un confronto vero tra le forze politiche, che consenta di trovare una soluzione istituzionale che possa godere del consenso più ampio”.

Nel Pd e nel M5s sembrano esserci delle resistenze all’ipotesi Draghi al Quirinale… “Per la verità, è stato Salvini a esprimere con nettezza una contrarietà. Noi ci riuniremo il 13 gennaio, decideremo insieme e come in tutti questi mesi saremo uniti intorno a Letta, che sta gestendo con grande saggezza questo passaggio. La figura di Draghi è preziosissima per l’Italia, dovremmo preservarla dal tritacarne delle dichiarazioni quotidiane sul Colle”, conclude

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