Avrà come sempre mangiato pesante. O chi gestisce la Bestia dopo le imprese di Morisi sarà stato sopraffatto dall’ansia da prestazione. Ma stavolta Salvini ha tappato in pieno la campagna mediatica contro gli odiati migranti e le Ong prendendo lucciole per lanterne.
E cosa ha scritto commentando (da buon garantita che aspetta la Cassazione quando la cosa riguarda i leghisti o i suoi amici) l’arresto di un funzionario della regione Puglia?
“Mazzette per l’accoglienza degli immigrati e record di sbarchi. Farò di tutto perché il 2022 riporti l’Italia ad essere un Paese che controlla e difende i suoi cittadini e i suoi confini”.
Quindi, stando al teorema salviniano, in Italia non c’è un problema di tangenti dappertutto. No, c’è un problema di tangenti se riguardano l’accoglienza.
Ma non basta: perché il funzionario messo alla gogna senza aspettare il terzo grado di giudizio (o vale per tutti o non vale per nessuno) è stato arrestato per ben altri motivi.
Si trattava di un’ nchiesta sull’ospedale riguarda la procedura di affidamento dei lavori e i costi di realizzazione, inizialmente stimati in 9 milioni di euro, poi lievitati a oltre 17 milioni.
L’ospedale, la cui gestione è affidata al Policlinico di Bari, è stato realizzato un anno fa in 45 giorni all’interno di tre padiglioni della Fiera del Levante, requisiti nel novembre 2020 dalla Prefettura per accelerare l’iter, e contiene 152 posti di terapia intensiva e sub-intensiva.
Il funzionario è stato fermato dalla Finanza in flagranza dopo aver intascato una mazzetta da 10 mila euro. Che c’entra l’accoglienza (saremmo ancora in clima natalizio…) e che c’entrano gli sbarchi?
Un miserabile uso dei media per alimentare la xenofobia da parte del sedicente cristiano e sedicente garantista.
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