Berlusconi al Quirinale? Marcucci non si scandalizza: "Ha il diritto di provarci"

Il senatore del Pd immagina che la candidatura del padrone di Forza Italia sia normale, come se non ci fossero condanne e tante valutazioni politiche che la possano rendere irricevibile

Berlusconi al Quirinale? Marcucci non si scandalizza: "Ha il diritto di provarci"
Andrea Marcucci
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24 Dicembre 2021 - 12.29


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Vista l’avversione che in larghi strati del partito democratico c’è nei confronti di Berlusconi c’è da immaginare che le sue parole provocheranno polemiche. Anche perché Berlusconi non è un politico moderato e liberale, ma un condannato, uno che organizzata feste nelle sue residenze per le quali ci sono condannati in via definitiva per fatti di prostituzione. Uno che ha avuto come braccio destro Dell’Utri condannato per fatti di mafia e che, stando alla Cassazione, gli garantiva la protezione di Cosa Nostra che veniva pagata dalle società di Berlusconi. E tante altre cose.

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 “Fino ad oggi, l’unità nazionale ed una maggioranza istituzionale larga e complessa, è stata tenuta insieme soprattutto da una persona, e quella persona è Mario Draghi. Una sua eventuale successione a Palazzo Chigi, dovrebbe essere definita fin nei dettagli da un accordo complessivo dei leader della maggioranza. Ripeto, non si può correre il rischio di future fughe in avanti o in indietro. Niente scherzi, l`Italia vive una fase delicatissima e non può permettersi salti nel buio”.

 Lo ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci.

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“Io sono per l’adozione di una legge proporzionale con soglia di accesso al 5% – continua Marcucci – ed avverso l’idea che viene attribuita ad Enrico Letta e Giorgia Meloni, di un ritocco maggioritario. Al Pd, colpevolmente, non se ne è più parlato. Io credo che invece la legge elettorale sia una vera e propria emergenza democratica, da cambiare assolutamente”.

Quanto alla corsa per il Quirinale, Marcucci specifica: “Silvio Berlusconi, se vorrà, ha il diritto di provarci e di contarsi. Certamente, in quel caso, noi di centrosinistra sicuramente non usciremo dall’aula, come qualcuno ha maldestramente ipotizzato”.

Quanto a Draghi, “ho grande stima e rispetto del Presidente del Consiglio, naturalmente il suo nome dovrebbe essere il primo. Abbiamo esattamente un mese di tempo per trovare un accordo complessivo che abbia al primo posto la salvaguardia degli interessi del Paese”.

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