Sono settimane che Salvini, come ogni anno, sfrutta metodicamente i simboli del Natale per fare propaganda. E finché lo fa lui, allora è sacrosanto.
Ma non ci provassero gli altri: perché in quel caso diventa ‘una cosa davvero triste’. Questo è stato il commento che il leader leghista ha riservato al parroco di Ponsacco (Pisa), don Armando Zappolini, e al suo presepe con la Sacra Famiglia con i volti dei profughi circondato da filo spinato. un’iniziativa contro l’ipocrisia di chi vuole ‘difendere le radici cristiane’ e poi dimentica qual è l’unica regola del cristianesimo, l’amore verso tutti e non solo verso i ricchi bianchi europei.
La natività è stata presentata dal sacerdote ai fedeli nel corso della messa mattutina. “Credo che sia giusto denunciare l’ipocrisia di chi parla delle radici cristiane dell’Europa e poi nei comportamenti fa tutto il contrario di ciò che dice il Vangelo – ha spiegato don Armando -. Per questo abbiamo messo nel presepe le foto dei bambini circondati dai fili spinati tra Bielorussia e Polonia, o quelle dei migranti a Lesbo per far capire che Gesù bambino nasce oggi tra due disperati, volto di uomo e di donna che cercano di portare se stessi e i loro figli in salvo”.
Argomenti: matteo salvini