Il bello (o il brutto) di Italia Viva è che quello che dice Renzi viene ripetuto da tutti e più o meno con gli stessi termini, senza che ci sia qualcuno che dimostri autonomia politica.
Del resto, al di là delle idee che chi sta dentro un partito o un movimento condivide nelle linee essenziali, che dentro Italia Viva non si sia un solo dirigente che abbia avuto da ridire sul rapporto tra Renzi e Bin Salman, indicato dalla Cia (non dall’ultimo passante) come il mandante dell’omicidio Khashoggi (ucciso e fatto a pezzi) e al vertice di uno stato liberticida e omofobo.
Ma, si sa, quello di Renzi è un partito personale, con tutti i limiti.
A tutti quelli che si chiedono ancora che strada voglia intraprendere il Pd e quali alleanze voglia costruire consiglierei di soffermarsi sulle parole usate ieri da Conte per annunciare che non si candidava nel collegio reso disponibile dopo le dimissioni di Gualtieri: ‘Ringrazio Enrico Letta per la disponibilità e la lealtà nella proposta, ma ho ancora molto da fare per l’M5s'”. Lo scrive su Facebook il presidente di Italia viva Ettore Rosato.
“Credo non ci sia nulla da aggiungere e poco da sperare. Ps: Conte non si è candidato perché ha paura di perdere, non perché abbia da fare, ma anche questo mi sembra evidente a tutti”, aggiunge Rosato.