Ecco come Forza Nuova reclutava nelle chat i No pass: dovevano "saper menare"
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Ecco come Forza Nuova reclutava nelle chat i No pass: dovevano "saper menare"

I gruppi e canali su Telegram sono diventati lo sfogatoio delle sacche di malcontento della società civile. I "'talent scout" di Forza Nuova monitoravano le chat, concentrandosi sui nickname più attivi.

No pass guidati da Forza Nuova durante una manifestazione
No pass guidati da Forza Nuova durante una manifestazione
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globalist Modifica articolo

15 Novembre 2021 - 09.16


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Come scrivono Giuliano Foschini e Fabio Tonacci – Repubblica – Giuliano Castellino e i dirigenti di Forza Nuova reclutavano i più violenti nelle chat dei No Vax.
Con in testa un piano di matrice politico-eversivo, di cui Repubblica ha dato conto ieri, li individuavano da ciò che scrivevano online, li contattavano e si adoperavano per portarli dentro. Hanno usato un metodo studiato a tavolino.
E in almeno tre casi, dalla primavera del 2020 a oggi, quel metodo ha dato i suoi frutti avvelenati: le persone avvicinate sono entrate nel circolo ristretto e non hanno deluso le aspettative, costituendo l’avanguardia dei fomentatori che hanno lanciato l’assalto squadrista alla Cgil del 9 ottobre scorso. 
Dopo il primo lockdown decine di gruppi e canali su Telegram sono diventati lo sfogatoio delle sacche di malcontento della società civile. Se ne contano almeno nove di una certa consistenza. “No Green Pass-vinciamo insieme” ha 31.400 iscritti, “Manifestazione No Green Pass” ne ha 27.200, il canale “No Green Pass”, caratterizzato dal simbolo della svastica dentro un segnale di divieto, ne ha 4.170. E ancora “Don Chisciotte-Contro la dittatura sanitaria” (3.619 iscritti), “No Green Pass Veneto” (2.182 membri), “Motociclisti No Green Pass” (1.100 iscritti). Ce n’è uno, “No al regime nazi-sanitario”, 991 iscritti, che appare e scompare a seconda dei giorni: il suo amministratore spaccia certificati verdi che sostiene essere validi in tutta Europa. “Vendo solo a persone fidate e per minimo 50 pezzi”.
I “‘talent scout” di Forza Nuova monitoravano le chat, concentrandosi sui nickname più attivi. Individuati i profili adatti e stilato il curriculum da picchiatore (“ha spaccato un sacco di teste”, “mena”), li testavano chiedendo loro se erano pronti a una potenziale “fase due”, quella della “risposta forte e devastante una volta per tutte”. Potrebbero sembrare deliri e, auspicabilmente, lo sono. Il problema è che Forza Nuova ha provato a organizzare quei deliri, come è accaduto nella storia del terrorismo, fornendo loro assistenza logistica e legale. E, soprattutto, soldi: nelle chat oggetto di indagini delle Digos di tutta Italia spesso si parla di raccolta fondi, collette e finanziamenti .

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