Durante la puntata di fuoco di Otto e Mezzo che ha visto protagonista lo scontro tra Renzi, Travaglio e Massimo Giannini, il direttore della Stampa ha parlato delle mail che indicano il giornalista Fabrizio Rondolino come punta di una ‘Bestia’ renziana per distruggere mediaticamente il Movimento cinque stelle.
Secondo l’accusa, Renzi avrebbe girato questo ‘piano’ di Rondolino a Marco Carrai, indagato con il leader di Italia Viva nell’inchiesta su Fondazione Open. È proprio su Carrai che si infuoca il dibattito tra Renzi e Giannini: il senatore infatti sostiene che Giannini avrebbe risarcito Renzi con un assegno per una causa legale. Ribatte Giannini: “Si sbaglia di grosso. Non ho pagato un solo centesimo a Carrai. Si informi meglio. Non diciamo falsità, Nessuna causa per cui abbia mai pagato un solo centesimo a Carrai”.
Lo scontro continua in serata su Twitter, dove Renzi ha pubblicato la foto di un documento che sembrerebbe una lettera cui è allegato un assegno. Nella lettera, Giannini scrive a Carrai che “con riferimento all’articolo dal titolo ‘Il groviglio armonioso del salvataggio Mps’ apparso su La Repubblica del 22 ottobre 2016, desidero rappresentarLe che non ho inteso offendere la Sua reputazione professionale e personale”. E ancora: “Mi auguro che la presente valga a risolvere ogni possibile malinteso e La saluto cordialmente”.
Poi Renzi allega anche la scannerizzazione di un assegno da tremila euro intestato a Carrai e commenta: “Ecco la prova che Giannini dice il falso”.
Giannini replica: “Caro senatore Renzi, in quelle 5 righe preciso solo che non ho offeso nessuno. Quanto all’assegno, non ne so nulla e mi informerò. Ma è triste che lei non comprenda a che livello è sceso il suo modo di fare politica”.
Caro senatore #Renzi, in quelle 5 righe preciso solo che non ho offeso nessuno. Quanto all’assegno, non ne so nulla e mi informerò. Ma è triste che lei non comprenda a che livello è sceso il suo modo di fare politica.
— Massimo Giannini (@MassimGiannini) November 12, 2021
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