Di Maio ammette: "Con Giorgetti c'è feeling, la linea di Salvini invece è perdente"
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Di Maio ammette: "Con Giorgetti c'è feeling, la linea di Salvini invece è perdente"

Il ministro parla anche dei guai in casa propria: "Sostengo pienamente Conte, M5S esempio di pluralità"

Luigi Di Maio
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4 Novembre 2021 - 09.15


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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo la cena con Giorgetti, fa alcune considerazioni su ciò che sta avvenendo in casa Lega.
″È sotto gli occhi di tutti che all’interno della Lega in questo momento ci sono due visioni. Una che guarda all’Europa e una che guarda al sovranismo”, ma tra le due visioni ”è perdente l’idea del sovranismo, perché dopo questa pandemia siamo tutti d’accordo nel mondo che nessuno può farcela da solo, che c’è bisogno di multilateralismo”.  
A dirlo è Di Maio, secondo cui “non è un caso che i partiti di estrema destra stiano perdendo in tutta Europa”.
Di Maio si allontana da Matteo Salvini e si avvicina a Giancarlo Giorgetti. “La pizza con Giorgetti è un appuntamento mensile. Ci sono cose su cui non siamo d’accordo, altre sì e la pizza ci mette d’accordo. Ci vediamo una volta al mese per fare il punto politico del governo e affrontare le questioni cruciale. Con Giancarlo c’è stato un feeling anche quando era all’opposizione e lavoriamo per il bene del Paese”. 
Il ministro degli Esteri parlato anche dei guai in casa propria, dentro M5S: “I retroscena sulle lotte di potere in seno al Movimento 5 stelle fanno male a questa forza politica” ha detto. “Se io avessi avuto l’intenzione di sostituire Giuseppe Conte non mi sarei dimesso da capo politico del Movimento. 
Sostengo pienamente questo nuovo corso. I retroscena lasciano il tempo che trovano. Sono veline che fanno male non a me, ma alla forza che rappresentiamo. Dobbiamo andare avanti uniti”. Di Maio ritiene che Conte abbia “ancora tante cose da portare avanti nel suo mandato”. “Il rapporto con lui è assolutamente buono, l’ho invitato alla presentazione del libro, ma era a Manfredonia per la campagna elettorale delle comunali”.
Le difficoltà nella elezione del capogruppo al Senato però dimostrano che la guida non è salda. Secondo Di Maio M5S ”è un esempio di pluralità”. “Abbiamo fatto un’elezione lineare che deve portare a un secondo turno perché il primo è finito in un sostanziale pareggio. Credo che sia un segnale di dinamismo e ora dobbiamo lavorare uniti per la forza politica che rappresentiamo”.
Di Maio difende il reddito di cittadinanza, dopo le notizie sulle truffe di diversi percettori che non ne avevano diritto. “Bisogna lavorare sull’ultimo miglio” dice il ministro degli Esteri. “Non ho mai capito perché quando ci sono i falsi invalidi, si perseguono, ma nessuno dice di annullare le pensioni di invalidità, mentre nel dibattito sul reddito di cittadinanza se ne chiede l’abolizione. Eravamo il Paese con il tasso di povertà più elevato in Europa”, ha dichiarato Di Maio. “È giusto migliorarlo attraverso la legge di bilancio. È giusto dopo tre anni fare un tagliando e farlo funzionare meglio. Stiamo incrociando le banche dati per evitare le truffe, e che i centri dell’impiego incrocino domanda e offerta per farli entrare nel mondo del lavoro”. Ora “tutte le forze politiche hanno votato per rifinanziare il reddito. Ci sono oltre 3,5 milioni di persone che sfruttano il reddito per dare da mangiare ai loro figli”, ha ricordato Di Maio. 
Sulla legge di bilancio Di Maio ritiene che “nel dibattito parlamentare ci saranno degli interventi migliorativi”. “Ricordiamo che la legge di bilancio prevede quasi 10 miliardi di euro di riduzione delle tasse, il rifinanziamento del Superbonus al 110 per cento e 2,5 miliardi all’anno per l’export. Adesso in modo strutturale finanziamento le imprese, soprattutto piccole e medie, che vogliono portare il Made in Italy all’estero. Questo significa creare più lavoro in Italia”.

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