Si dice che la miglior difesa è l’attacco e allora Renzi ad occhi chiusi ha iniziato ad attaccare e scaricare le colpe dell’affossamento del disegno di Legge Zan verso….chiunque: “Continuano le polemiche sul Ddl Zan fatto fallire dalla incapacità conclamata del Pd e dei Cinque Stelle, che hanno scelto un voto segreto suicida, come piano piano tutti stanno riconoscendo. Soprattutto chi, pur non avendo esperienza politica, è persona intelligente che sa leggere la realtà con acume e visione. Si pensi – su tutti – a Natalia Aspesi o Umberto Galimberti”. Così Matteo Renzi nell’enews.
“Pensate che – ha affermato Renzi – sotto le sedi di Italia Viva si sono fatte manifestazioni e i nostri militanti hanno preso insulti, come qui a Firenze. Non una parola di solidarietà da parte di chi ha creato questo clima vergognoso. In nome della legge anti odio, ci hanno insultato in tutti i modi. Trovo incredibile quello che sta accadendo su questa vicenda. Hanno fatto un disastro e danno la colpa a noi che abbiamo provato a fermarli. E non è un caso che, quando proviamo a confrontarci sulla politica, subito crescono gli attacchi personali a me”.
“La dico chiaramente: per me questa vicenda della legge Zan – simbolo del populismo degli antipopulisti – non finisce qui. E alla Leopolda dedicheremo una sessione ai diritti. Perché sui diritti è enorme la differenza tra noi e il partito del BlaBlaBla”, conclude il leader Iv.
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