Francesca Donato, negazionista e bufalara: "Obbligano al vaccino anche i soggetti a rischio"
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Francesca Donato, negazionista e bufalara: "Obbligano al vaccino anche i soggetti a rischio"

L'eurodeputata ha dichiarato una serie di falsità, tra cui anche che chi ha reazioni avverse al vaccino non viene curato gratuitamente. È falso, c'è anche una legge in proposito.

Francesca Donato
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22 Ottobre 2021 - 14.25


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L’ennesima dimostrazione che la destra vive per diffondere fake news: l’europarlamentare eletta in quota Lega Francesca Donato, uscita da partito per le sue posizioni contrarie al Green Pass (ed espulsa anche dal gruppo Identità e Democrazia), nota per le sue posizioni negazioniste e novax, ha dichiarato che “anche le persone che hanno controindicazioni mediche per ricevere i vaccini sono obbligate a farlo. Sono costrette a farlo perché perderebbero il lavoro. Perderebbero i loro diritti fondamentali se non lo facessero. E quando queste persone hanno effetti collaterali, anche molto gravi, non ricevono assistenza gratuita”.
Si tratta di una plateale fake news: chi ha delle condizioni salute per le quali il vaccino potrebbe comportare dei rischi non è assolutamente tenuto a farlo (tenendo conto che l’obbligo vaccinale in Italia non esiste per il Covid-19, quindi nessuno è obbligato a fare nulla). Riguardo il nodo lavoro, per il quale il Green Pass (e quindi il vaccino, o un tampone negativo, sono obbligatori), chi non ha potuto ricevere il vaccino per comprovati motivi di salute riceve infatti un certificato di esenzione. Non solo: è falso anche che chi sviluppa reazioni avverse non riceve assistenza gratuitamente. 
Ogni cittadino ha diritto all’assistenza medica gratuita, compreso quindi quei pochi che presentano delle reazioni avverse al vaccino. Tra l’altro, chi ritiene di aver subito un danno può richiedere un risarcimento o addirittura indennizzi per via amministrativa, secondo la legge 201 del 1992, integrata poi nel 2005: l’indennizzo è previsto solo per i danni in caso di vaccini obbligatori, ma secondo diversi avvocati una vaccinazione raccomandata, che avviene inoltre in seno a una campagna di massa, potrebbe comunque dare automaticamente diritto all’indennizzo.

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