Il Pd è in festa per la vittoria schiacciante dei ballottaggi, ma più leader e dirigenti del partito sono cauti e riflessivi sul futuro, a partire dal nodo delle alleanze con i 5 Stelle.
Dal secondo turno delle amministrative esce “un vincitore netto, che è il Pd e il centrosinistra, in Italia e in Emilia-Romagna ancora di più”. Lo rimarca ancora il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, interpellato a margine dell’inaugurazione di Eima international a Bologna.
“Questa è l’unica regione in cui già due domeniche fa avevamo vinto tutti e tre i capoluoghi al primo turno e ieri, su quattro ballottaggi, in tre andavano il Pd e il centrosinistra, che era all’opposizione: a Finale Emilia, a Cento e a Cattolica abbiamo stravinto le elezioni”, sottolinea il governatore.
“In un anno, e qui c’è un trascinamento dopo le elezioni regionali- continua Bonaccini- tra ottobre dell’anno scorso e ottobre di quest’anno, oltre ai tre capoluoghi, andavano (al voto, ndr) altri nove Comuni sopra i 15.000 abitanti al voto: ne governavamo due e oggi ne governiamo sette”.
Detto questo, “non bisogna adesso fare i gradassi- avverte Bonaccini- perchè guai a trasferire il giudizio di questo voto amministrativo sul voto politico nel Paese”. Però certamente, “a differenza di quello che molti sostenevano- rimarca il presidente- c’è una vitalità del centrosinistra che quando si presenta unito, largo e civico può battere chiunque e credo che adesso abbiamo tutto il tempo per far ripartire l’Italia sostenendo Draghi e costruire un nuovo centrosinistra che, secondo me, la prossima volta avrà tutte le carte in regola per provare a battere questa destra che sembrava imbattibile”. Una prospettiva che Bonaccini colloca anche in un rinnovato contesto internazionale. “C’è un vento, tutto sommato, che in Europa sta percorrendo ciò che sembrava impossibile fino a poco tempo fa- rileva il governatore- perchè in Norvegia vince il centrosinistra dopo dieci anni di destra e in Germania l’Spd, che sembrava barcollante se non peggio, torna ad essere il primo partito e la Cdu forse non solo non avrà il cancelliere ma potrebbe essere fuori dal Governo dopo decenni”.
E in Italia, ora, le amministrative consegnano un risultato ben diverso da quello dei sondaggi nazionali (“Per quello dico di non guardarli mai”), sottolinea Bonaccini: “Qualche mese fa, se ci avessero detto che si sarebbero vinte le cinque grandi città e la stragrande maggioranza dei Comuni, probabilmente non ci avremmo creduto”. Invece “in tempi non sospetti- rivendica Bonaccini- feci interviste per dire che invece ero fiducioso, se avessimo fatto le cose per bene, a partire dal sostegno a questo Governo”.
Bonaccini sulle elezioni: "Cambia il vento ma non facciamo i gradassi"
Il Presidente dell' Emilia Romagna: "A differenza di quello che molti sostenevano, c'è una vitalità del centrosinistra che quando si presenta unito, largo e civico può battere chiunque"
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19 Ottobre 2021 - 12.51
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