Meloni, l’arte della menzogna: attribuire all’avversario cose non dette per fare la vittima
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Meloni, l’arte della menzogna: attribuire all’avversario cose non dette per fare la vittima

Questi mezzi o mezzucci sono catalogati nelle tecniche di propaganda o di contro-propaganda: ossia deformare la parole dell'interlocutore per poterle attaccare meglio. Si chiama 'inganno imitativo"

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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11 Ottobre 2021 - 21.28


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Il derby al ribasso con Salvini continua. Se Capitan Nutella aveva guadagnato terreno dicendo con naturalezza tutto e ili suo contrario, non rispondendo alle domande, svicolando da quesiti imbarazzanti e cambiare discorso, Giorgia Meloni si sta specializzando nella menzogna politica, ossia attribuire all’avversario cose che non sono state dette, oppure deformare una frase per poterla criticare e passare da vittima.
Nei manuali di guerra psicologica questa tecnica di propaganda (più correttamente di contro-propaganda) viene chiamata ‘inganno imitativo’.
Io dico che i tuoi atteggiamenti ti fanno perdere credibilità e tu urli ai quattro venti che ti vogliamo chiudere in prigione. 

Anche oggi l’ex missina ci ha deliziato con questi giochini, che funzionano quando gli interlocutori sono una massa di beoti (e ce ne sono tanti) o quando non hanno la prontezza d’animo di rispondere per le rime.
Con una avvertenza: in una disputa verbale chi disinforma è come se giocasse a scacchi con il bianco, talché costringe l’avversario a inseguire, come avviene sul nero.
Se io dico: “Mi vogliono scogliere”, costringo chi non ha mai pronunciato quella frase a spiegare nel merito perché aveva detto altro.
Ma il merito (la razionalità) perde sempre rispetto alla pancia soprattutto in un contesto comunicativo nel quale l’elaborazione critica delle cose evapora all’istante.

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Così in serata Meloni è comparsa in un video a recitare la parte della vittima e a non prendere fino in fondo le distanze dal fascismo.
Che ha detto?
“Non ci faremo intimidire da minacce di scioglimento e tentativi di demonizzare FDI da parte della sinistra. Continueremo a batterci al fianco degli italiani e, come sempre, saranno loro a giudicarci e dirci se pensano che il pericolo per la democrazia siamo noi, o piuttosto altri”

Le bugie della mattinata

“Il vicesegretario del partito ’democratico’ vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l’unica opposizione al governo). Un partito a cui fanno riferimento milioni di cittadini italiani che confidano e credono nelle nostre idee e proposte. Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d’Italia” afferma la leader di FdI. “O forse i toni da regime totalitario usati dal suo vice rappresentano la linea del Pd? Aspettiamo risposte”.

Cosa ha detto davvero Provenzano? 
“Ieri Meloni aveva un’occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in FdI. Ma non l’ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l’ambiguità che la pone fuori dall’arco democratico e repubblicano” ha detto l’ex ministro del Sud. 
“In questo modo Fdi si sta sottraendo all’unità delle forze democratiche e repubblicane contro i neofascisti che attaccano lo Stato. Un evidente passo indietro rispetto a Fiuggi”.
In quale parte Provenzano ha detto che va sciolta Fratelli d’Italia? Da nessuna parte. Semmai, in altri termini, Provenzano ha rievocato il cosiddetto Marco costituzionale’ che nella prima repubblica vedeva tutti i partiti esclusi Msi (erede del fascismo) e Partito Monarchico (ostile alla repubblica).

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L’arco costituzionale non significo sciogliere Msi e Pdium (che non furono mai sciolti) ma tenerli ai margini senza considerarli interlocutori validi.

Esattamente come la cosiddetta “conventio ad excludenum” non di tradusse mai nello scioglimento del Pci ma in una serie di formule politiche pensate per non consentire al Partito comunista italiano di accedere al governo.
Ma molti politici – e Giorgia Meloni tra questi –  non hanno nemmeno le basi.

 

ps: pochi giorni orsono Giorgia Meloni aveva attribuito all’Anpi la richiesta di voler sciogliere Fratelli d’Italia, cosa non vera.

O una menzogna consapevole, oppure un lapsus freudiano scappato dall’inconscio, visto che l’Anpi chiede lo scioglimento delle organizzazioni fasciste…

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