Anche Berlusconi non vuole pronunciare la parola 'fascismo': "Condanno le violenze di ogni colore
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Anche Berlusconi non vuole pronunciare la parola 'fascismo': "Condanno le violenze di ogni colore

Il padrone di Forza Italia che rimarrà tristemente nella storia per aver aperto le porte del governo ai nostalgici di Mussolini nemmeno di fronte all'assalto alla Cgil riesce a dire qualcosa che vada contro il proprio tornaconto

Meloni, Salvini e Berlusconi
Meloni, Salvini e Berlusconi
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11 Ottobre 2021 - 18.56


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Alla fine anche il moderato e liberale Berlusconi non riesce a dire la parola fascista e a chiamare le cose con il loro nome.

L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil guidato da due fascisti dal lungo curriculum viene annacquato perché (è la scusa) alcuni anarchici avrebbero partecipato alle proteste anti-green pass a Milano.

E così anche il Silvio che ha la responsabilità storica cdi aver sdoganato i fascisti e averi portati nell’area gi governo si adegua ai trucchetti sovranisti, perché alla fin fine quel bacino di voti fa gola a tanti e pazienza se si tratta di accarezzare i nostalgici di una dittatura criminale.
E cosa ha detto l’ufficio stampa del padrone di Forza Italia?

“Il presidente Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Al centro della conversazione la condanna per le violenze perpetrate a Roma come a Milano, di ogni colore, a danno del sindacato e delle forze dell’ordine e la necessità di una posizione unitaria del centrodestra in vista dei prossimi appuntamenti parlamentari e dei ballottaggi”. 

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