Un fiume in piena che non smette di dare previsioni, parlare superficialmente di temi che non gli competono come se fosse al governo da solo.
“Da un Green Pass più ragionevole alla conferma di Quota 100 anche per il 2022 sto lavorando su molti tavoli e i risultati arrivano”.
Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini: “Faccio un fioretto: di Letta e Conte non parlo più e smetto di rispondere agli insulti. Con Draghi troviamo spesso soluzioni comuni. Penso al no al Green Pass per i mezzi pubblici, ai tamponi rapidi e gratuiti, al risarcimento per danni eventualmente subiti dai vaccini e anche alle cartelle esattoriali. Persino sull’ora di ginnastica alle elementari fatta da laureati in scienze motorie, una versa svolta. E conto di trovare un alleato in Draghi anche sul nucleare. Siamo l’unico paese del G8 a non averlo”, aggiunge.
Da zero possibilità ad una crisi di governo e rivela:
“Draghi prima di questa esperienza di governo non l’avevo mai incontrato, ma devo dire che il rapporto è molto positivo. Ci sentiamo e ci messaggiamo spesso. E ci confrontiamo ogni volta che c’è un problema. Mi pare che le cose funzionino”.
E su quota 100: E’ viva, costa 400 milioni e io lavoro perché resti anche nel 2022″. Poi un pronostico sulle amministrative.
“A Trieste vinciamo noi al primo turno. E io non escludo neanche a Torino. Nelle altre città andiamo al ballottaggio. Basta vincere in due città per migliorare rispetto alle ultime amministrative”.
E su Roma: “Credo che vincerà Michetti. Ma tra Calenda e Gualtieri non mi stupirei se a ridere fosse la Raggi”, spiega.
Sui voti con la Meloni glissa:
“Io voto anche per il Pd e i 5 Stelle su cose che condivido. Ma perché non discutiamo del fatto che loro hanno votato per la coltivazione di cannabis in casa? Non mi pare che nel discorso sulla fiducia di Draghi si parlasse di canne”.
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