Rosato dimentica bin-Salman: "Conte inaccettabile e populista sull'Afghanistan"
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Rosato dimentica bin-Salman: "Conte inaccettabile e populista sull'Afghanistan"

Il leader di Italia Viva attacca il capo M5s per le sue aperture ai talebani. Giusto. Ma dimentica l'amicizia del suo capo con il principe saudita, paese semi-dittatoriale dove vige la sharia

Renzi e Rosato
Renzi e Rosato
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22 Agosto 2021 - 11.30


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L’unico problema è che in Italia Viva c’è un macigno: la dichiarata amicizia tra Renzi e il principe saudita bin Salman che, oltre ad essere di fatto (il padre conta poco) il capo di un paese nel quale vige la sharia e c’è una monarchia assoluta (ossia non ci sono elezioni per eleggere un libero parlamento) è anche indicato alla Cia, non da un passante, come il mandante dell’omicidio Khashoggi, il dissidente ucciso e fatto letteralmente a pezzi nel consolato saudita di Istanbul.

“Distinguerei tra il ruolo di Di Maio e quello di Conte. Inaccettabili le posizioni di Conte sull’Afghanistan, condite con populismo e approssimazione che abbiamo visto negli anni dei governi da lui guidati, sia con dichiarazioni pubbliche sia per come si è occupato della politica estera. Solo approssimazione, superficialità e incapacità di vedere i valori e i drammi in campo possono portare a fare quelle dichiarazioni sui talebani”.
Lo afferma il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato.

E Di Maio? Secondo molti osservatori strizza l’occhio ai cinesi anche sul tema Afghanistan… “E’ ministro del governo Draghi, e Draghi sa tenere la barra dritta anche della politica estera”.

Leggi anche:  M5s, l'altolà di Conte: "Resti progressista o dovrà trovarsi un altro leader"

E’ possibile costruire con i 5 Stelle un’alleanza politica ed elettorale? “Mentre c’è chi si occupa solo di elezioni che ci saranno nel 2023, noi siamo concentrati sulle cose che servono agli italiani nel 2021. Vaccini, ripresa economica, lavoro, scuola in presenza, un welfare che funzioni. Siamo concentrati ad occuparci di questo. Poi è chiaro che abbiamo fatto cadere il governo Conte perché lo giudicavamo inadeguato e incapace di affrontare i problemi. Il giudizio di allora oggi è solo più solido”. E il Pd che a parte qualche eccezione non ha preso le distanze da Conte? “Evidentemente hanno altre priorità in mente”, conclude Rosato.

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