Salvini difende il nostalgico del fascismo Durigon: "Perché mai dovrebbe dimettersi"
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Salvini difende il nostalgico del fascismo Durigon: "Perché mai dovrebbe dimettersi"

Il capo della Lega nega l'evidenza e protegge il sottosegretario che ha chiesto di intitolare a Arnaldo Mussolini il parco Falcone e Borsellino di Latina proprio per blandire i nostalgici fascisti

Durigon, Salvini
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12 Agosto 2021 - 10.53


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La solita faccia tosta: dice che la Lega guarda al futuro e non al passato e non ha nostalgia del fascismo proprio mentre un suo esponente guarda al passato (dedicare il parco intitolato a Falcone e Borsellino, a Latina, ad Arnaldo Mussolini) e dimostra con questo nostalgia della criminale dittatura.
“A Roma siamo davanti. E siamo in testa anche a Torino, una città dove ha sempre vinto il centrosinistra. E poi c’è Siena, dove il Pd ha distrutto una banca con quasi sei secoli di storia. Io fossi Letta mi preoccuperei: ha detto che se perde si ritira. Attenzione, c’è quel precedente di Renzi legato al referendum del 2016, non è che la frase porti fortuna”.
Lo ha detto Matteo Salvini al Giornale.
“Approfitto di questa intervista per chiedere ufficialmente dalle colonne del Giornale i nomi, tutti i nomi, di chi ha avuto prestiti dalla Banca o dalla Fondazione. Partiti, centri culturali, privati, soggetti vari, parlamentari”, dice il leader della Lega aggiungendo:
“Qualcuno è ancora in carica? Sarebbe interessante sapere quanto ognuno di loro ha preso. La banca ci consegni le liste di chi ha ricevuto prestiti o contributi negli ultimi anni. Sono proprio curioso di conoscere quei nomi”.
Salvini, tra le altre cose, ha parlato del caso Durigon: “E perché dovrebbe dimettersi?”, ha chiesto aggiungendo: “La Lega non ha nessuna nostalgia del fascismo. Noi pensiamo al futuro, non al passato. Anzi, guardiamo pure al presente, mentre il sindaco di Latina sembra trascurare i problemi concreti, come la raccolta dei rifiuti e non solo. Piuttosto aspetto, come dicevo, i nomi di chi ha succhiato risorse a Mps. Anche per verificare se ci siano o meno parlamentari in carica. Io aspetto l’elenco. E sono sicuro che quando verrà reso pubblico, Letta si vergognerà di andare in giro per Siena”.

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