Il cinismo di Salvini sul marocchino ucciso dal leghista: "Se fosse stato espulso ci sarebbe una vittima in meno"
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Il cinismo di Salvini sul marocchino ucciso dal leghista: "Se fosse stato espulso ci sarebbe una vittima in meno"

Il capo della Lega continua a non condannare l'assessore Adriatici che andava in giro con il colpo in canna e ha ucciso un signore disarmato

Salvini a Rimini
Salvini a Rimini
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24 Luglio 2021 - 11.33


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L’incredibile cinismo di chi non spende una parola per criticare uno ‘sceriffo’ dai modi spicci già segnalati da molti e che va in giro per la città con una pistola con il colpo in canna e che uccide una persona fragile mentalmente e disarmata con un colpo d’arma da fuoco.
E nessuna presa di distanza da chi per una lite ha deciso di estrarre la pistola, nemmeno fosse di fronte ad un rapinatore che lo minacciava di morte.
E invece no: il capo della Lega ne fa una questione di immigrazione.

E cosa ha detto? “Pensiamo a Voghera. Ogni vita perduta è una sconfitta, ogni morte merita preghiera e riflessione. Ma un conto è l’aggressore un conto è l’aggredito. Se a Voghera quel signore fosse stato espulso per i reati commessi oggi piangeremmo una vittima di meno”. 

Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, a Rimini.

E se gli sceriffi armati andassero in giro come normali cittadini e non con il colpo il canna quante vittime in meno ci sarebbero?
E se ci fosse una stretta sulla vendita delle armi quante tragedie familiari o di vicinato ci sarebbero in meno?

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