Loro sono i ‘moderati’: ossia una posizione che tra impresa e lavoratori appoggia incondizionatamente i primi.
Il deputato di Forza Italia e capogruppo in Commissione Lavoro, Paolo Zangrillo, fratello del più noto medico, appoggia la linea Draghi sull’allentamento del blocco dei licenziamenti, la cui fine è prevista il 30 giugno.
“Il blocco dei licenziamenti ha rappresentato, durante la pandemia, un provvedimento utile a salvaguardare l’occupazione in una fase di emergenza. Ora che si incomincia a rivedere la luce, reiterare il blocco significa arrendersi ad una prospettiva di salvaguardia fittizia dei posti di lavoro”.
“Le imprese, soprattutto dopo uno stop prolungato, hanno bisogno di riorganizzarsi e ristrutturarsi – aggiunge l’esponente azzurro -. Impedirlo significa minacciare la continuità d’impresa e, in fin dei conti, dell’occupazione.
Occorre agire con senso della realtà; oggi la priorità assoluta per tutelare i posti di lavoro sono delle politiche attive capaci di garantire alle persone profili di competenza coerenti con i fabbisogni delle imprese e quindi idonee a favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. I nostri lavoratori, sia chi un lavoro ce l’ha e sia chi lo sta cercando, non hanno bisogno di blocchi ma di percorsi di formazione e reskilling. In Italia ci sono più di 500mila posti di lavoro che attendono di essere coperti con profili di competenza adeguati”.