Le parole di un democristiano di lungo corso: la federazione è come un fidanzamento, ma non sempre porta al matrimonio. In questo caso fatico anche a vedere l’amore che sboccia”.
Così Gianfranco Rotondi a Affari Italiani. “In politica si va sempre a vedere la carta dell’avversario, o dell’alleato. Sbaglia chi si nega al confronto sulle ipotesi nuove, quindi ha fatto benissimo Berlusconi a mostrarsi aperto”.
Rischio annessione? “La Lega è un partito, il più antico del parlamento italiano.Forza Italia è un movimento. La fusione di un movimento con un partito porta quest’ultimo a prevalere, prevedibilmente”.
Per Rotondi si tratta di una proposta anti Fdi: “Francamente sì, sono un democristiano anomalo, non mi piacciono i giri di parole. Salvini compra le aziende minori in crisi, le rilancia nel suo network commerciale e così spera di piegare la imprevista concorrente”.
“Sono un democristiano anomalo, amo sparigliare, mi piacciono le scommesse spericolate. Accomodarmi nella Lega è una scelta conveniente ma scontata. Ciò detto, sto imparando ad apprezzare Salvini”.
Che ruolo possono giocare i partiti minori e centristi in questa federazione? “Il ruolo che avemmo nel Pdl: si scordarono pure di invitarci dal notaio. E a fine corsa una parte dei debiti rimase a me”.
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