Una intervista che rilancia l’opposizione interna a Letta che vede l’ex capogruppo democratico al Senato in prima fila, chissà quanto complice la sua sostituzione per la vicenda della rappresentanza femminile.
È un “errore” proporre una nuova tassa. Così come “certe prese di distanza” dal governo Draghi, fare proposte “senza concordarle” o senza preoccuparsi che siano “approvate”. Tutte cose che puntano più al “posizionamento” che ad altro.
Così Andrea Marcucci, ex capogruppo al Senato del Pd, intervistato da Libero.
Sullo ius soli, per il senatore Pd “creare aspettative, senza prendere atto del quadro parlamentare, mi sembra un po’ avventato. Se si fanno delle proposte al governo e al Paese bisogna avere anche la capacità di creare le condizioni perché vengano approvate”.
“Il tentativo di Orlando di prorogare il blocco dei licenziamenti? Se c’è stato un errore, è stato quello di non concordare la proposta”, dice ancora Marcucci, per il quale “le Amministrative saranno un test per tutti noi. Spero che, al di là di come andranno, il Pd il prossimo anno faccia una riflessione profonda per il futuro del nostro partito”.
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