L'ipotesi di Salvini: unire in Europa Ppe e estrema destra per battere la sinistra
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L'ipotesi di Salvini: unire in Europa Ppe e estrema destra per battere la sinistra

Il segretario della Lega parlando a Cascais in Portogallo, in occasione della videoconferenza di Id 'A project for another Europe'

Matteo Salvini, in occasione della videoconferenza di Id 'A project for another Europe', a Cascais in Portogallo
Matteo Salvini, in occasione della videoconferenza di Id 'A project for another Europe', a Cascais in Portogallo
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30 Maggio 2021 - 10.22


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Il segretario della Lega Matteo Salvini, a Cascais in Portogallo, in occasione della videoconferenza di Id ‘A project for another Europe’ ha avanzato l’ipotesi di una possibile allenza dell’estrema destra e Ppe per poter battere la sinistra.
“Questo è il momento per mettere il insieme i tre gruppi alternativi alle sinistre (Id, Ecr e Ppe, ndr) per essere determinanti all’interno del Parlamento europeo”.
“Ho proposto – ha spiegato – un altro incontro a giugno, in Italia o in Polonia, invitando le delegazioni più grandi. Spero che nessuno abbia gelosie o chiusure, perché in gioco c’è il futuro dell’Europa”.
“C’è il tema dei vaccini, della sicurezza, dei migranti. Combattere l’immigrazione clandestina si può, ho qualche processo in corso ma andiamo avanti assolutamente tranquilli. C’è poi il tema della famiglia- ha continuato Salvini- e credo che a Bruxelles ci sia bisogno che qualcuno dica di no all’utero in affitto, alle adozioni gay e a qualche altro strano esperimento”.
“I media tratteranno questo come un incontro di estremisti, ma noi stiamo seminando e questo è importante. Possiamo osare ed essere il primo partito e avere almeno 130 parlamentari credo sia importante”. Bisogna, ha concluso, “ripensare il modo di stare insieme”.
In pratica l’idea di Salvini è di mettere in un unico calderone Angela Merkel con i post-nazisti di Afd o con Marine Le Pen, o con estremisti di destra autori come l’ungherese Orban o i tradizionalisti polacchi. 
Per fare una Europa che sarebbe la negazione dell’idea stessa di Europa, fatta di ponti e non circondata da fili spinati.

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