Calenda contro Letta: "I problemi in Italia non si risolvono con i voti dei 16enni o con capigruppo donna"
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Calenda contro Letta: "I problemi in Italia non si risolvono con i voti dei 16enni o con capigruppo donna"

Il leader di azione sui sostegni: "Secondo me serviranno una quarantina di miliardi, però noi traguardiamo giugno"

Carlo Calenda
Carlo Calenda
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23 Marzo 2021 - 18.53


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Calenda non si smentisce. Deve criticare tutto e tutti. Dopo aver martellato Zingaretti adesso è la volta di Letta.

 

Cosa ha detto questa volta il leader di azione? Se l’è presa con le proposte del nuovo leader del Pd.

“Abbiamo la tendenza in Italia ad affrontare i problemi sotto forma di slogan: allora il problema dei giovani è il voto ai sedicenni, viene più facile, è come dire capigruppo donna, però purtroppo non è così che si risolvono le questioni”. 

 

Nuovo scostamento per rafforzare aiuti, servono 40 mld

Ha aggiunto Calenda: “Deve esserci un nuovo scostamento con un rafforzamento dei sostegni, ristoro del 100% o vicino parente delle perdite subite da imprese e professionisti che sono le categorie oggettivamente meno tutelate. Secondo me serviranno una quarantina di miliardi, però noi traguardiamo giugno, ci sarà la ripresa e questa storia si chiude, però se ci andiamo morti la ripresa non c’è”.

 

Il nodo delle elezioni per il Campidoglio

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“E’ un anno che mi dicono: ma se arriva fa qualcuno lei fa un passo indietro? Ma non arriva mai nessuno, che passo indietro devo fare? Io quello che ho detto a Letta è: per carità sentiamoci, parliamoci, io sono iper inclusivo, però continuare a parlare di cose teoriche non sta nè in cielo nè in terra. Se c’è un candidato più in gamba, più convincente, non ne faccio una questione personale, ma oggettivamente continuare a discuterne senza mai nessuno in campo fa un po’ ridere”. 

 

Infine: “Le primarie vengono usate quando non ci sono candidati, questa cosa è usata in modo strumentale. Qui non c’è tempo da perdere, il lavoro da fare è immane, io dico: sediamoci, troviamo un accordo sulla squadra, sul programma, però non continuiamo a fare ‘sta storia delle prima che va avanti da sei mesi. Se rimandi le elezioni ad ottobre come fai a fare le primarie con la gente, i gazebo, poi se si infetta espatriamo in Brasile per la vergogna?”

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